10/02/10

Volare ! Nel blu dipinto di blu...


Continuo quest'uso forse improprio del blog, non spazio di autopromozione ma di sperimentazione. Dei contenuti e della forma: metto link ad amici, poi li tolgo, poi li rimetto, (confido sul fatto che mi sopportano), inserisco ed elimino la pubblicità ecc. Spero che prima o poi gli amici e super esperti di Archimede mi daranno una mano. E poi come diceva qualcuno "nessuna società si pone compiti per la cui soluzione non esistano già le condizioni necessarie e sufficienti o esse non siano almeno in via di apparizione e di sviluppo"
Dunque, 1958, ho 8 anni, Sanremo la vince Domenico Modugno con "Nel blu dipinto di blu" ma io ricordo Paul Anka. Mi brivideggia, non so perchè--->. Mi piaceva "l'urlato" e poi quel suo dire in modo soft "Diana" Questa cosa di ascoltare canzoni, ricordare e andare a cercare cosa altro era successo è curiosa. (Ci sto già costruendo una tecnica di formazione d'aula che ruota attorno ai meccanismi di selezione e di ancoraggio dell'attenzione). Ad es. Khruschev chiede il ritiro delle truppe da berlino, Pasternak vince il Nobel per la letteratura, in Italia viene approvata la Legge Merlin, nel Texas Kilby presenta il 1° circuito integrato con elementi di germanio ecc. Io ricordo Diana, la banda di ladri di via Osoppo e che viene eletto papa Giovanni XXIII con la sua faccia da luna rotonda, da polenta. E non c'entra l'età (bambino) perchè non parlo dei contenuti, ma della "registrazione" delle informazioni. Forse c'entrano i giornali che leggeva mio padre: Il Corriere Lombardo e La Notte !!!. Frequentavo la seconda elementare e, non chiedetemi con quale criterio, vengo scelto per recitare una poesiola nella piazza del paese, stracolma, in onore di un altro papa: Pio XI. Non associo nessuna emozione particolare, neanche guardando la foto che è in qualche scatola con altre cianfrusaglie.

1 commento:

WWT ha detto...

Caro Adalberto, nessuno mai chiederebbe ad un blogger di spiegare le sue scelte "editoriali".
Il blog deve restare uno spazio di elaborazione personale libero da schemi, dove si è quello che si vuole. Magari se stessi, magari quello che conviene essere in certe occasioni, magari quello che si vorrebbe essere.
Nessuno può chiedere niente ad un blogger: lo spazio è suo ed è giusto che egli possa spaziare nel raccontare storie, descrivere situazioni, finanche condividere emozioni (come hai fatto tu con questa bellissima canzone).

Spesso i lettori dei blog apprezzano questa libertà, che è associata alla spontaneità dello stile di scrittura, e la preferiscono alla costruzione meticolosa (e magari poco sincera) di un articolo o di un redazionale. Per questo i blogger sono degli artisti dello spazio web, fermano pensieri nei post, e li affidano alla rete, disegnando magnifiche composizioni di parole, pensieri, emozioni.

Buon tutto