tag:blogger.com,1999:blog-60417504057715732062024-03-13T00:03:55.132+01:00PRENDERSI CURA...GERADINI ADALBERTO : Azioni Concrete per lo Sviluppo degli Individui e delle Organizzazioni : geradini@alice.itAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/15851388584529026439noreply@blogger.comBlogger69125tag:blogger.com,1999:blog-6041750405771573206.post-11746236227588213292014-12-04T18:42:00.001+01:002015-09-28T19:16:49.327+02:00"la vita è come andare in bicicletta. Per mantenere l'equilibrio devi muoverti" A. Einstein<div align="justify" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Saper
fare alla perfezione quello che vi viene richiesto e detenere il sapere
specialistico, sono ancora la chiave del successo ? L'era industriale,
il cui trend è in declino, premia la capacità di auto-orientamento
e l'essere “artisti”, unici ? </span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">
</span></span>
<br />
<div align="justify" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Il
mondo è continuamente in cambiamento e ci troviamo di fronte, questa volta, a
un salto di discontinuità, ad un punto di non ritorno, oltre il
quale la situazione non sarà più come l'abbiamo conosciuta. La
messa in discussione e in moltissimi casi la crisi, del modello della
grande industria ha sconvolto l'intero sistema attorno al quale si
sono costruite le vite di innumerevoli generazioni. </span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Finora esisteva
un patto tacito di questo genere: le grandi organizzazioni si
prendevano cura degli individui: posto fisso, a tempo indeterminato,
università che garantiva uno sbocco occupazionale certo e sicuro,
carriera programmata, pensione ecc. In cambio di puntualità,
disciplina, stabilità. Ora questo accordo, per svariati motivi, è
saltato, come possiamo quotidianamente osservare. </span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUH-sbzJIxj26IH2MDkBNZRQVyfh2u9-CNd5VhKBIJ1mo68D3No6v5OtxHiWWxc7kHNskk2cxoIN_xLewQ9b1KZrVuAcKe1_s08gQ9KTOy-6g25EBKnb0FJzrR5yRAIONv_KqVTjN5Kic/s1600/industry.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="149" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUH-sbzJIxj26IH2MDkBNZRQVyfh2u9-CNd5VhKBIJ1mo68D3No6v5OtxHiWWxc7kHNskk2cxoIN_xLewQ9b1KZrVuAcKe1_s08gQ9KTOy-6g25EBKnb0FJzrR5yRAIONv_KqVTjN5Kic/s1600/industry.jpg" width="200" /></a></span></div>
<br />
<div align="justify" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Il sistema è
fortemente destabilizzato e offrire le stesse cose, le stesse
qualità, operare le stesse scelte, non garantisce più i vantaggi di
un tempo. Questo può costituire un'enorme e catastrofica minaccia
oppure può essere l'apertura di uno spiraglio, di un'opportunità.
Quale ? </span></span>
</div>
<div align="justify" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"> <span style="font-size: large;">Quella
di provare a svolgere il lavoro che ci piace davvero, di considerarlo
non come una condanna da sopportare fino ad un'illusoria età della
pensione, ma una dimensione della vita in cui esprimersi
pienamente, in cui liberare e dispiegare quel genio che c'è in
ciascuno di noi. Quella di trasformarci da vittime in
avventurieri, abbandonando la paura e quell'immobilità in cui aspettiamo
vanamente che qualcuno si occupi di noi, per provare a tracciare
autonomamente la nostra strada personale, creando valore per noi
stessi e per gli altri. </span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: large;"> Le organizzazioni che anche in questo momento
critico sanno prosperare hanno compreso che quando non si sa come
sarà il futuro, non servono tanto le persone che hanno
interiorizzato il modello industriale, quello degli ingranaggi
standard e intercambiabili, ma occorrono persone chiave che sanno
fare la differenza nelle situazioni lavorative che si sono create o
in cui sono collocate. Che sanno far succeder le cose senza troppe
istruzioni o procedure e sanno instaurare e mantenere relazioni
ricche di valore e di umanità.</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjT3lGaSGuTlCok-Q4LjGJy5qMwyd2Z7A1H6qUK6LZ52sYWMxw8r5v2T3FJyCmyG608O82hW7JJXJ_hzhIe2vnKxpKT2iqG3v6h8gPI9XVXJsDphg0OOpz3-mvGWTb7zLW4ovb3_fpzUwE/s1600/100D4132.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjT3lGaSGuTlCok-Q4LjGJy5qMwyd2Z7A1H6qUK6LZ52sYWMxw8r5v2T3FJyCmyG608O82hW7JJXJ_hzhIe2vnKxpKT2iqG3v6h8gPI9XVXJsDphg0OOpz3-mvGWTb7zLW4ovb3_fpzUwE/s1600/100D4132.JPG" width="200" /></a></span></span></div>
<br />
<span style="font-size: large;">
</span>
<br />
<div align="justify" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"> Nelle nostre occupazioni abbiamo bisogno di diventare artisti, ma non nel senso classico e
stereotipato del termine. Mentre i lavoratori delle industrie lottano
per sopravvivere, sono coloro che manifestano qualità “artistiche”
(<i>es. spontaneità, rispetto degli altri, creatività, sensibilità,
cura della qualità ecc</i>) che sanno distinguersi , essere speciali,
creare qualcosa di cui val la pena di parlare ed utilizzare, che
hanno successo e soddisfazioni. </span></span>
</div>
<div align="justify" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"> <span style="font-size: large;">Questi
temi, che vengono affrontati, discussi e sperimentati concretamente
all'interno dei miei
percorsi di sviluppo personale, partono tutti da due punti
ineliminabili:</span></span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<br />
<ul>
<li>
<div align="justify" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: large;">il riconoscimento del proprio talento</span></div>
</li>
<li>
<div align="justify" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: large;">l'allargamento della propria zona di
comfort</span></div>
</li>
</ul>
<span style="font-size: large;">
</span>
<br />
<div align="justify" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: large;"><span style="font-weight: normal;"> Nel
</span></span><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: large;"><span style="font-weight: normal;">linguaggio
comune</span></span><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: large;"><span style="font-weight: normal;">
con “</span></span><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: large;"><b> </b></span><span style="font-size: large;"><b><span style="font-family: Georgia, serif;"><b>talento</b></span></b><span style="font-family: Georgia, serif;"><b>”
</b></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-weight: normal;">si
definisce un’abilità che connota in maniera singolare un individuo
</span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-weight: normal;">con
dei tratti eccezionali</span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-weight: normal;">.
</span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-weight: normal;">In
realtà</span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"> è piuttosto
un’energia creativa che vive dentro ciascuno di noi. Vi si può
accedere in qualsiasi momento se ci si impegna e </span><span style="font-family: Georgia, serif;">il
suo impiego</span><span style="font-family: Georgia, serif;"> permette di
manifestare la propria vera natura, portandoci verso la piena
autorealizzazione. Il </span><b><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-weight: normal;">talento</span></span></b><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-weight: normal;">
è quel</span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"> tratto distintivo
che ci caratterizza, che ci definisce, ci rende unici: è la nostra
carta d’identità esistenziale. Scoprire </span><span style="font-family: Georgia, serif;">questo
potenziale intimo e </span><span style="font-family: Georgia, serif;">assecondarlo</span><span style="font-family: Georgia, serif;">,
permette di trovare in se stessi tutte le risorse per seguire la
propria strada, per risvegliare la motivazione , far appassionare gli
altri e diventare carismatici, dei leader </span><span style="font-family: Georgia, serif;">anzichè</span><span style="font-family: Georgia, serif;">
dei follower.</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia, serif;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0XrgXv4Sq1joKZSuVxsGSoLgXZDTOrlpIcI9wBEwkA36uqI-cO7rUpcv9DPzCgSJztDc3Ss6H2Zosl-QNNJ6aICXEf1xfHlfP6Xq0Ks0TmRUzN0rn3q_orIMs8ScqVboy8lP17j5e2kQ/s1600/100D3678.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0XrgXv4Sq1joKZSuVxsGSoLgXZDTOrlpIcI9wBEwkA36uqI-cO7rUpcv9DPzCgSJztDc3Ss6H2Zosl-QNNJ6aICXEf1xfHlfP6Xq0Ks0TmRUzN0rn3q_orIMs8ScqVboy8lP17j5e2kQ/s1600/100D3678.JPG" width="200" /></a></span></span></div>
<br />
<span style="font-size: large;">
</span>
<br />
<div align="justify" style="font-weight: normal; line-height: 150%;">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: large;"> La
“<b><a href="http://www.slideshare.net/GERADINI/out-of-comfort-zone-into-the-adventure" target="_blank">comfort zone</a>”</b> è una condizione mentale in cui la persona
agisce in uno stato di assenza di ansia, in un'area di sicurezza,
dove tutto è tranquillo, noto, senza grandi sorprese, con un livello
di prestazioni costante e senza percepire alcun senso di rischio. Una
condizione di familiarità e confidenza in cui la persona si trova
completamente a proprio agio, in totale relax. Può essere una zona
di passaggio in cui ricaricare le batterie e ripartire, ma più
spesso diventa uno stile di vita che evita tutto ciò che può
arrecare dolore, uno spazio di protezione, una trappola che ci
ingabbia nelle certezze per paura di cambiare, ma che ci fa perdere
un sacco di opportunità e ci impedisce di apprendere e svilupparci
continuamente.</span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<br />
<div align="justify" style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: large;"><span style="font-weight: normal;"> </span></span><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: large;"><span style="font-weight: normal;">L'abilità
di conoscere e </span></span><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: large;"><span style="font-weight: normal;">utilizzare</span></span><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: large;"><span style="font-weight: normal;">
il proprio talento e di allargare conseguentemente la comfort zone,
sono il punto di partenza per sviluppare quelle capacità
indispensabili per affermarsi nella attuale società
dell'interconnessione in cui ci si chiede</span></span><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: large;"><span style="font-weight: normal;"> essere se stessi, in continuo movimento e in
continua espansione! </span></span>
</div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<br />
<div align="justify" style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: large;"><span style="font-weight: normal;"> C</span></span><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: large;"><span style="font-weight: normal;">erto
non c'è scritto da nessuna parte che chiunque decida di migliorare
le proprie competenze diventi sufficientemente bravo per quello che vuole
fare. I nostri progetti, le nostre idee potrebbero non piacere a
quello che chiamiamo mercato. Ma ciò non significa essere un
perdente, potrebbe essere che vi state dedicando al campo sbagliato
o in modo prematuro o inefficace oppure … </span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzuJcKQvlgV-ZLchlJOxdj3G4ootZvzLMJBBJ7gjLbMOfxokUy_pjvMscc22CBplQ35Sm0iT8LTlLDxuoxu38Jo7c8n7y1I2xiQD6LkN2S4hNcFeWAuZ8TnEzWjnPjptxbhzEQ7qOIzX4/s1600/P251114_16.33.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzuJcKQvlgV-ZLchlJOxdj3G4ootZvzLMJBBJ7gjLbMOfxokUy_pjvMscc22CBplQ35Sm0iT8LTlLDxuoxu38Jo7c8n7y1I2xiQD6LkN2S4hNcFeWAuZ8TnEzWjnPjptxbhzEQ7qOIzX4/s1600/P251114_16.33.jpg" width="200" /></a></span></div>
<br />
<div align="justify" style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: large;"><span style="font-weight: normal;"> Comunque vi rimarrebbe
la soddisfazione di averci provato e il successo interiore a volte lo
si misura non dalla meta raggiunta ma dal modo in cui abbiamo percorso
la strada.</span></span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<br />
<div align="justify" style="line-height: 150%;">
<span style="font-size: large;"><b>“</b><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-weight: normal;"><b>Caminante
no hay camino, hace camino el andar”</b> <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Machado" target="_blank"><i><span style="font-size: small;">Antonio Machado</span></i></a></span></span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15851388584529026439noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6041750405771573206.post-74590325560836367922014-10-08T12:51:00.003+02:002015-09-28T19:11:34.356+02:00Come allargare la zona di comfort ?<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;">Stare nella nostra zona di comfort, quella in cui ci sentiamo completamente a nostro agio, nel nostro nido, ci fa sentire al sicuro. Ma siamo certi che è ancora così ?!</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj02-XliLfwWg0zn0MtPEqoX0n-1DqTKCc6vO7p-UKssKGcpw3sp56HpxEqwsCxg68eG-Up_0dl7rIPcl9WOP3UV5VtI5AYT1zoyEXeq-GEbCtlge5elqU2hbZMGD22iszsuN3sUJMim1Y/s1600/divieto+di+campeggio.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj02-XliLfwWg0zn0MtPEqoX0n-1DqTKCc6vO7p-UKssKGcpw3sp56HpxEqwsCxg68eG-Up_0dl7rIPcl9WOP3UV5VtI5AYT1zoyEXeq-GEbCtlge5elqU2hbZMGD22iszsuN3sUJMim1Y/s1600/divieto+di+campeggio.jpg" width="146" /></a><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;">In realtà restare sempre nell'area della tranquillità significa essere a rischio, perchè la zona del comfort e quella della sicurezza non coincidono più, si stanno separando l'una dall'altra !</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;">Che fare quindi ? Non è sufficiente uscire una volta ogni tanto oppure sempre, come recita uno slogan famoso <b>"la tua vita inizia dove finisce la tua zona di comfort " </b>(<span style="background-color: #9fc5e8;"><span style="color: lime;"><a href="http://www.ilgiardinodeilibri.it/autori/_neale_donald_walsch.php?pn=684&gclid=CN7d7qLfnMECFQsEwwodkLoAhQ" target="_blank">Neale Donald Wash</a></span></span>)</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;">Occorre impegnarsi per ampliare la comfort zone e riallinearla con la safety zone. Più la comfort zone è estesa, più aumenta la tua autostima, più sei sicuro di te stesso</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;">Nonostante siano due concetti diversi, ancora adesso le due zone sono spesso considerate erroneamente sinonimi. Per comfort zone si intende quella condizione mentale che genera abitudini, comportamenti e stile di vita, secondo cui la persona cerca di agire sempre in uno stato di sicurezza, dove tutto è rassicurante, noto, familiare, senza grandi sorprese, che permette un livello di prestazioni costante e non fa percepire ansia e alcun senso di rischio.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;">La safety zone è quell'area in cui ogni tanto ci avventuriamo <i>(prendiamo il coraggio di parlare in pubblico, decidiamo di seguire un nostro sogno, cambiamo un fornitore abituale, iniziamo una campagna di marketing con un nuovo consulente, avviamo un'attività in proprio, ci iscriviamo a un corso di patristica medioevale ! ecc)</i> perchè è lì che troviamo quelle opportunità e quelle situazioni necessarie per progredire. A volte siamo noi a deciderlo, a volte è il contesto che ci spinge/obbliga a farlo.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;">Quando le cose si fanno più difficili, per noi o per la nostra impresa, la zona in cui operare con maggior sicurezza non coincide più con la zona in cui stiamo comodi. E' tempo di alzare l'asticella ed uscire. Uscire o ingrandirla ?</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPeQ5SK19GJUAyi7rEzIJRZNW999wT0PnYtorpf3CidtXf0Wwb9p025vMUAWHnwJ_Afli_uNy823c7oyTsE7YNtp0Em7ZY6ki41hGa5a4Gce0XeWzeAqVmhs89xLarsPvqyjvCW-HDLgI/s1600/quel-pollo-di-icaro-seth-godin.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPeQ5SK19GJUAyi7rEzIJRZNW999wT0PnYtorpf3CidtXf0Wwb9p025vMUAWHnwJ_Afli_uNy823c7oyTsE7YNtp0Em7ZY6ki41hGa5a4Gce0XeWzeAqVmhs89xLarsPvqyjvCW-HDLgI/s1600/quel-pollo-di-icaro-seth-godin.jpg" width="128" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;">Ma poi perchè ingrandirla se stiamo così bene al calduccio ?! Perchè questi confini che ci autoimponiamo creano un senso di falsa sicurezza, sono limitanti e perchè nella società attuale, la "connection economy", diventano controproducenti e pericolosi. E poi perchè nella comfort zone non c'è spazio per l'avventura, per l'apprendimento, per l'adrenalina ! <i>"Nell'uomo primitivo ciò che era confortevole era sicuro. Le rivoluzioni separano ciò che è confortevole da ciò che è sicuro. La cosa più sicura che possiamo fare è stare uncomfortable per il tempo che ci possiamo stare" </i> <span style="background-color: #cfe2f3;"><span style="color: red;"><b><a href="https://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__quel-pollo-di-icaro.php?pn=684" target="_blank"><span style="color: blue;">Seth Godin </span></a></b></span></span></span></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background-color: #cfe2f3;"><span style="color: red;"><b></b></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background-color: white;">Ciò che prima era sicuro <i>(il posto di lavoro fisso, Il Servizio Sanitario Nazionale, cercare un'occupazione presentando solo il CV formato europeo, gli studi nell'Università vicino a casa, la pensione ecc)</i> sono davvero ancora sicuri ?! Oppure la zona di comfort si è separata dalla zona di sicurezza e le due non coincidono più ? </span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background-color: white;">Gli ostacoli che ci frenano nell'uscire dalla comfort zone li abbiamo costruiti noi stessi nella nostra mente. Li abbiamo ingranditi a dismisura fino a farli diventare dei muri che ci proteggono ma ci impediscono di esplorare e svelare nuove parti di noi stessi. Spesso queste barriere, queste protezioni le abbiamo erette per paura di mostrare agli altri chi siamo davvero, cosa desideriamo, la nostra unicità: per non essere diversi dalla maggioranza.</span></span></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background-color: white;">Per non tradire noi stessi dobbiamo trovare quelle caratteristiche che ci contraddistinguono all'interno de: il limite inferiore (comfort zone) in cui siamo immobili e il limite superiore (per il momento !), quel punto in cui sentiamo seriamente in pericolo il nostro status (fisico, mentale, psicologico, sociale, emotivo ecc)</span></span></span><br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGtEV5NhyphenhypheniIowItWjTUHC1aoolQO062DNBEugYUdnDh5U0TKoxQhH8nc-OUGGEJWb7fTdhTx8MS98kXGnoAbd_d-DiuvLip5cnPDfmUicMyUiB4FyrIzpDf-N4fVVG8vrRsPLJV-EQrYg/s1600/out+cut.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="155" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGtEV5NhyphenhypheniIowItWjTUHC1aoolQO062DNBEugYUdnDh5U0TKoxQhH8nc-OUGGEJWb7fTdhTx8MS98kXGnoAbd_d-DiuvLip5cnPDfmUicMyUiB4FyrIzpDf-N4fVVG8vrRsPLJV-EQrYg/s1600/out+cut.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il workshop Job Trainer in Val di Ledro</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background-color: white;">Dobbiamo fare una cosa più volte per farla entrare nella nostra zona di comfort e quindi, per espanderla, non dobbiamo fare latro che uscirne costantemente, ascoltare le emozioni provate e riflettere su ciò che abbiamo imparato.</span></span></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background-color: white;">Il punto più delicato di un metodo di solito è il punto di partenza. Da dove iniziare ? Spesso non siamo realmente consapevoli di quali sono i nostri comfort point, proprio perchè sono diventati abitudini, che non mettiamo mai in discussione. Traendo spunto dagli studi di Nossrat Peseschkian ho individuato uno schema che trovi qui su <span style="background-color: #cfe2f3;">slideshare</span><a href="http://www.slideshare.net/GERADINI/out-of-comfort-zone-into-the-adventure" target="_blank">slideshare</a> che puoi vedere e scaricare, e che sto sperimentando con soddisfazione nelle mie attività di coaching.</span></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background-color: white;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYjrUKDAA5ifuIDARjXuxTUkamgMLPv-Bxn_FHfsJFuiCL64LGZz8a3axa640czX68-PlWlTUvspErhi-EMIatyvYJmnwyg5eC46aVJEqCkHdLeG5qYLqopanEF7Aqap9mAiTlynf7MpQ/s1600/100D3846.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYjrUKDAA5ifuIDARjXuxTUkamgMLPv-Bxn_FHfsJFuiCL64LGZz8a3axa640czX68-PlWlTUvspErhi-EMIatyvYJmnwyg5eC46aVJEqCkHdLeG5qYLqopanEF7Aqap9mAiTlynf7MpQ/s1600/100D3846.JPG" width="320" /></a></span></span></span></div>
<br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"><span style="background-color: white;">Possiamo leggere tutti i libri che vogliamo o frequentare tutti i seminari tenuti dagli speaker più accattivanti, ma se non ci dotiamo di un buon metodo per riallineare la nostra comfort zone con la nostra attuale safety zone e non facciamo il primo passo concreto per metterlo in pratica, tutto ciò servirà a poco.</span></span></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"><span style="color: red;"><b><span style="background-color: white;">KEEP MOVING FROM COMFORT ZONE TO CHALLENGE ZONE ! </span></b></span> </span></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></div>
<copione src="http://connect.facebook.net/it_IT/all.js # XFBML = 1"> </ script> <fb: font="200 arial " href="" like="" show_faces="true" width=""> </ fb: like>
</fb:></copione>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15851388584529026439noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6041750405771573206.post-68767149611837995322014-03-02T13:23:00.003+01:002014-03-02T23:57:39.578+01:00Il dialogo interiore e la Comunic - Azione<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Don Juan"<i> <span style="color: red;"><b>...è mentre parliamo a noi stessi che scegliamo le nostre strade...</b></span></i>" <span style="font-size: small;"><i>Una realtà separata, 1974,Carlos Castaneda.</i></span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Noi comunichiamo continuamente: se non con gli altri, con noi stessi. Quando riflettiamo, quando pensiamo, quando vediamo un oggetto e lo riconosciamo dandogli un nome, quando ci diciamo "<i>io sono fatto così</i>" oppure "<i>non ce la faccio</i>", quando ci poniamo delle domande, quando interpretiamo ciò che ci accade ecc </span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Spesso non ci accorgiamo neppure di questi auto-messaggi o perchè sono troppo veloci o perchè sono sempre gli stessi e sono diventati un'abitudine, un rumore di fondo, un automatismo. </span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvAxjl6uHJsgpPFxoim9xlmmbDUb7Mq_EojhSgNJMHCmn_4nIyW_-FKF4EZ4Pn0tkgmkDuz0OYf8bZOhnwxFCNQ2QUYH6eieOsKXWmQ5cxLGKKoOCMBFAIMb_xR_mPVRpXq55boXfc-XY/s1600/comunicazione.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvAxjl6uHJsgpPFxoim9xlmmbDUb7Mq_EojhSgNJMHCmn_4nIyW_-FKF4EZ4Pn0tkgmkDuz0OYf8bZOhnwxFCNQ2QUYH6eieOsKXWmQ5cxLGKKoOCMBFAIMb_xR_mPVRpXq55boXfc-XY/s1600/comunicazione.jpg" height="148" width="200" /></a></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Ma perchè è importante essere consapevoli di ciò che ci diciamo interiormente ? </span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Questo dialogo interno definisce il nostro stato d'animo, le nostre emozioni, quale idea abbiamo di noi stessi e degli altri. Il processo che utilizziamo per attribuire significato a ciò che accade, lo possiamo definire <i><b>percezione</b></i> e influenza il nostro modo di essere e di relazionarci, diventa la base delle decisioni che prendiamo e di <i><u>come</u></i> comunichiamo. </span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Dì a te stesso che anche questa volta sarai ansioso e lo diventerai. Oppure, stai aspettando un collega, è in ritardo e :</span></span><br />
<ul>
<li><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">ti dici " <i>è la dimostrazione che non gliene importa niente di me</i>", con il risultato di irritarti e quando lo vedrai, ti comporterai in modo stizzito o freddo e distante</span></span></li>
<li><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">ti dici " <i>meno male, ne approfitto per rivedere i documenti che gli illustrerò</i>", con il risultato di sentirti tranquillo e ti comporterai poi in modo assertivo e concreto</span></span></li>
</ul>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Senza entrare qui nel merito dei fattori che influenzano la percezione personale (es. <i>i valori, le credenze, la cultura</i> ecc) è evidente che per relazionarci in modo efficace con gli altri, si deve partire dall'osservazione e dal miglioramento di come parliamo con noi stessi, la comunicazione <b>intrapersonale</b>.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> Ad es. la vocina che sentiamo nella testa e che ci dice i pensieri, le sensazioni, le azioni, appartiene a noi stessi o al ruolo, anzi ad <u>uno</u> dei ruoli che ricopriamo nella società (es. <i>studente, capo ufficio, mamma</i> ecc) ? e a quale macro-categoria appartiene ?:</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<ul>
<li><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">l'eternamente preoccupato</span></span></li>
<li><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">il criticone</span></span></li>
<li><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">la vittima</span></span></li>
<li><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">il perfezionista</span></span></li>
<li><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">ecc</span></span></li>
</ul>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">E come porvi rimedio ? Sai usare la tecnica ADOC ?:</span></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b> <span style="font-size: small;"><span style="color: magenta;">Affermazione - Domanda - Controaffermazione positiva ?</span></span></b></span></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> </span></span><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> </span></span><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Questi saranno alcuni dei temi che affronteremo concretamente, con esercitazioni, nella giornata d'apertura del workshop del 22 marzo e che puoi vedere clikkando qui: <a href="https://www.blogger.com/null" target="_blank"><b>la Comunic-Azione</b></a></span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></span></div>
<a name='more'></a><br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15851388584529026439noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6041750405771573206.post-15170815401427703762014-01-18T12:33:00.003+01:002014-01-19T12:03:25.478+01:00L'Open Talent Economy produce nuove opportunità di lavoro?<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Helvetica Neue",Arial,Helvetica,sans-serif;"><i> <span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"> <span style="font-size: large;">"What the Open Source model did for software, make it more global, participatory, and innovative, the Open Talent Economy is doing for work". Q</span></span></i><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;">uesta è l'affermazione con cui Andrew Liakopoulos apre la ricerca della Deloitte University in cui si investigano le modifiche create al mercato del lavoro dall'Open Talent Economy.</span></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv-imgOQNjyPyNCTIgyUtlt-BXA-2u-jp64_B35kfbTGN5sLAnGyUYudzZY2Ufrs6OqCPXdZi3kj-VLp9ZGJ_w1vLtebwQ0mOCIF5kUInQu3ORd_zIo674q3AszzBJ6jrX95wJvPwSCrs/s1600/banda+con+logo.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv-imgOQNjyPyNCTIgyUtlt-BXA-2u-jp64_B35kfbTGN5sLAnGyUYudzZY2Ufrs6OqCPXdZi3kj-VLp9ZGJ_w1vLtebwQ0mOCIF5kUInQu3ORd_zIo674q3AszzBJ6jrX95wJvPwSCrs/s1600/banda+con+logo.jpg" height="179" width="320" /></a></span></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;">Lo studio si è soffermato in particolare sulle nuove modalità che le aziende devono attivare per attrarre e trattenere i talenti e contemporaneamente quanto non siano più dilazionabili nuovi modelli di apprendimento.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"> L'<b><a href="http://www.divshare.com/download/25055003-10f" target="_blank"><span style="color: magenta;">Open Source Talent</span></a></b> è una persona che collabora con altri a creare servizi o prodotti, mettendo in comune le proprie alte competenze, lavorando per lo più in remoto, tramite Internet, senza vincoli o legami esclusivi con le aziende. A volte anche senza compenso economico: sono famosi gli esempi di Linux, Wikipedia, The Document Foundation ecc. Solitamente appartiene a comunità online aperte a chiunque voglia parteciparvi e a chiunque sia alla ricerca del loro talento e delle loro capacità.</span></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;">Ad es. TopCoder.com è una di queste, una comunità online di sviluppatori di software che si aggregano attorno a progetti lanciati da aziende come Facebook, General Electric o Batch Blue Software ecc. </span></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;">Esistono anche aree di "<span style="color: blue;"><b>online market place</b></span>", in cui piattaforme specializzate come Elance.com oppure oDesk.com favoriscono l'incontro tra questi freelance e le imprese, permettendo l'inserimento di CV o la ricerca di professionisti o lanciando competizioni per trovare la miglior soluzione a problemi che un'azienda sta affrontando.</span></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"> Questo fenomeno sta raggiungendo numeri ragguardevoli poichè non sempre le aziende vogliono o possono permettersi di assumere in pianta stabile queste figure professionali e perchè spesso queste figure professionali non desiderano lavorare per una sola azienda, preferendo la libertà di muoversi senza vincoli sul mercato, per soddisfare un loro bisogno di libertà, di sfida e di crescita personale.</span></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;">Negli USA il numero dei lavoratori indipendenti si aggira attorno ai 17 milioni e le previsioni stimano che saranno 65-70 milioni nel 2020, cioè circa il 50% della forza lavoro. Con alcuni settori, ad es. Università e College, in cui la percentuale degli addetti a tempo pieno già ora è scesa attorno al 39%. In Italia i dati non sono facilmente aggregabili, uno studio della CGIL del 2013 stima attorno agli 8 milioni il numero di partite IVA aperte, di cui circa 3,5 milioni di professionisti non regolamentati, con attività individuale.</span></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"> I dati e la tendenza a crescere fanno facilmente intuire come anche in Italia nel prossimo futuro questo fenomeno avrà numeri importanti. Creando due situazioni : richiederà nuovi modelli di apprendimento, di collegamento tra studio e lavoro e aprirà nel contempo nuove opportunità, temporanee o definitive, di lavoro. </span></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"> Relativamente al modello formativo, l'Italia è uno dei Paesi, in Europa,<span style="color: #444444;"> fanalino di coda</span> per la capacità di favorire la contemporaneità di studio e lavoro, soprattutto durante le vacanze estive. Questi due momenti vengono per lo più considerati rigidamente separati e sequenziali: un tempo in cui si studia e <b><span style="color: blue;">POI</span></b> un tempo in cui si lavora. </span></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;">Così facendo, i ragazzi al termine degli studi, quando arrivano a lavorare si trovano di fronte un universo sconosciuto. Se l'avessero incontrato prima, avrebbero potuto verificare e comprendere meglio le loro aspirazioni, sperimentato e quindi capito meglio gli aspetti teorico/metodologici imparati a scuola e avrebbero anche rafforzato la loro autostima.</span></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"> Del resto già ora la ricerca di lavoro tramite il <a href="https://drive.google.com/file/d/0B7W8STAMuCFadGRHNFhyZGpac2c/edit?usp=sharing" target="_blank"><span style="color: magenta;"><b>WEB</b></span></a> è una<span style="color: #444444;"> <span style="color: black;">realtà</span> </span>e l'Open Source Economy è un'opportunità.</span></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;">Con Internet a costo quasi zero, una connessione veloce comunque spesso la si possiede, e con Paypal a no cost, c'è l'eventualità di sperimentarsi in nuove forme di lavoro, affrontare un mercato, tradurre le proprie passioni in fonte di entrata, espressione di sè. </span></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"><a href="http://issuu.com/adalbertogeradini/docs/internet_opportunit__" target="_blank"><u><b><span style="color: magenta;">QUI'</span></b></u></a> ci sono alcuni esempi di queste nuove possibilità, rivolte ai giovani ma non solo, che vanno dalla possibilità di pubblicare ebook sugli argomenti che meglio si conoscono, sui propri hobby, oppure tesi di laurea, vendita online, partecipare a contest informatici o sviluppo di software ecc. In Internet girano case study famosi come ad es. quell'appassionato di canti gospel che con un sito in cui spiega come anche un profano può sperimentarsi in questa disciplina raggiunge fatturati di parecchie migliaia di US dollari all'anno. Il suo segreto: utilizzare un linguaggio e un metodo non professorale, ma mettersi dalla parte di chi non vuole frequentare il Conservatorio, ma imparare concretamente, in modo semplice e veloce, passo passo affiancato da chi come lui ha la stessa passione ed è partito dallo stesso livello. </span></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;">Inoltre Internet fornisce un'altra opportunità: se si parla l'inglese o lo spagnolo o il portoghese allora il mercato raggiunge davvero confini molto estesi.</span></span><br />
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"> Come al solito, i salti di discontinuità, i cambiamenti significativi, offrono pericoli ed anche opportunità, sta ai singoli non delegare a nessuno le soluzioni e assumersi il rischio, il divertimento, la sfida, di provarci.</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Helvetica Neue",Arial,Helvetica,sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Helvetica Neue",Arial,Helvetica,sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Helvetica Neue",Arial,Helvetica,sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Helvetica Neue",Arial,Helvetica,sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Helvetica Neue",Arial,Helvetica,sans-serif;"><br /></span></span>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Helvetica Neue",Arial,Helvetica,sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15851388584529026439noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6041750405771573206.post-18719734004481930912014-01-11T13:38:00.000+01:002014-01-13T15:46:35.580+01:00Fatti, credenze e aspettative<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"><i>Frammenti di una chiacchierata di inizio 2014</i></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"><b><i>"Impara a vedere ciò che vedi"</i></b> . </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"> Essere consapevole di ciò che vedi tu e non di ciò che vedono gli altri è il primo passo per essere indipendenti e resistere ai condizionamenti della cultura, della società, della civiltà.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhC6I_xWPPEgmlBvs1TLa3Lefi7dEwtelkpllUfVVxd1HeH1jDfD-dR2RoAT-tvTKZ3bEy2m0f-kjnY1qFQZnR1oiU3hIe5Favq9YhVD9tJF3of_BYsD0s4dtk-BOtfbwme_yUMxTXtA1s/s1600/giacca..JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhC6I_xWPPEgmlBvs1TLa3Lefi7dEwtelkpllUfVVxd1HeH1jDfD-dR2RoAT-tvTKZ3bEy2m0f-kjnY1qFQZnR1oiU3hIe5Favq9YhVD9tJF3of_BYsD0s4dtk-BOtfbwme_yUMxTXtA1s/s1600/giacca..JPG" height="200" width="150" /></a></span></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"> Accorgersi e stupirsi di ciò che sta attorno a noi con pazienza e costanza, per arrivare a vedere noi stessi senza gli occhiali appannati.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"> Estrarre dallo sfondo i singoli oggetti, le situazioni, le relazioni, facendole diventare "figura" e "sfondo" . Per sfuggire le aspettative psicologiche che gli altri hanno sul nostro ruolo, per essere individui <b><span style="font-size: x-small;"><i>(in-dividuo)</i></span></b> che si caratterizzano nella massa per la loro unicità, individualità, specificità.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><span style="font-size: large;"> Perchè solo imparando ad essere soli <i>(non solitari)</i> si può davvero essere in un gruppo, in una comunità, in modo generoso.</span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15851388584529026439noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6041750405771573206.post-73595977487842433942012-07-24T16:14:00.000+02:002012-08-21T18:31:23.546+02:00Hai trovato o inventato un lavoro? Elogio delle moleskine<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsXqZUMbeaVIIzH33NLmqPTZIyEOacQitMsnAk09hX6rCLOsSL-kt1PpzTJ9lhzsf215iJwMZUr5je4JVCs31n7fowK4Y5zxlKmVCJzuNUacR9VHYY7iWfXN1kZTIwp0Z2rrGpKRp5_7g/s1600/100D2582.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsXqZUMbeaVIIzH33NLmqPTZIyEOacQitMsnAk09hX6rCLOsSL-kt1PpzTJ9lhzsf215iJwMZUr5je4JVCs31n7fowK4Y5zxlKmVCJzuNUacR9VHYY7iWfXN1kZTIwp0Z2rrGpKRp5_7g/s200/100D2582.JPG" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Bene, finalmente hai trovato un lavoro o addirittura te ne sei inventato uno. E hai deciso dentro di te che per qualche anno questa sarà la tua occupazione principale ! Hai terminato la fase in cui entrare in ufficio scatena le farfalle dentro lo stomaco, ora sai dov'è la macchinetta del caffè, la fotocopiatrice, la toilette e la segretaria del capo ricorda il tuo nome. Cominci a chiederti cosa e come fare per trarre profitto dalle tue giornate. E' giunto il momento di utilizzare le moleskine (o similari, meno costose)</div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco quattro suggerimenti che la letteratura americana sul management chiama <b style="color: blue;">"tips for your personal success while working"</b>:</div>
<ol style="text-align: justify;">
<li><b style="color: red;">Ogni giorno impara qualcosa di nuovo</b>: con buona pace dei nostri amici yankee è di chiara derivazione greca ! Comunque è vero: educare se stessi è il primo passo per avere successo <i>(qualunque cosa significhi per te)</i>. In ogni giorno c'è sempre qualcosa di nuovo da imparare, e da insegnare. Chiedi agli altri cosa ha funzionato per loro. Però occorre determinazione e costanza nel cercarlo, notarlo e, suggerisco io, di prenderne nota. Sì, le moleskine possono servire anche per scriverci cose di questo tipo. Basta una frase, "un rigo appena". E una volta che hai conquistato l'argomento che stavi imparando, alza l'asticella e vai alla ricerca di qualcosa di più sfidante. Non credo alla teoria che si impara soltanto uscendo dalla zona del comfort e nella sofferenza (mi richiama alla mente stare inginocchiati sui chicchi di grano) però è indubbio che per allenarsi devi aumentare i pesi. E' solo una questione di misura.</li>
<li><b style="color: red;">Circondati di eccellenza</b>: se cerchi di lavorare e frequentare persone che per qualche aspetto sono migliori di te, non soltanto apprendi ma ti motiverai a superarli. Stressante ? Avrai notato che se c'è una cosa che soddisfa, è avere attorno qualcuno che fa affidamento su te perchè sei diventato competente. E stai alla larga da arroganti, presuntuosi e maleducati. Anche se tecnicamente capaci. Di solito sono persone che hanno una concezione kleenex dei rapporti umani: usano e gettano. </li>
<li><b style="color: red;">Insegna qualcosa a qualcuno</b>: insegnare è il miglior modo per approfondire ciò che si sa. E' un atto di generosità oltre che di rafforzamento della propria autostima. Ti obbliga ad avere un metodo, fare sintesi, sintonizzarti sull'altro, imparare a comunicare con chi è diverso da te e ad alzare la famosa asticella. Si potrebbe definirlo un regalo a se stessi più che un atto di generosità !</li>
<li><b style="color: red;">Dialoga con te stesso</b>: non farti sommergere dal rumore di fondo. Ogni tanto ricordati e imponiti di fare "il punto nave". A quale livello sei arrivato? Dove vuoi andare adesso? Cosa ti attira? In cosa sei unico? Se non sei tu a tracciare la rotta, qualcun altro lo farà per te. E' vero, tante scoperte avvengono per caso, <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Serendipit%C3%A0" target="_blank">serendipity</a>, si finisce in America convinti di andare in India, ma una cosa non può mancare: attenzione all'esterno e centratura su se stessi. </li>
</ol>
<br /><br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15851388584529026439noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6041750405771573206.post-88225267017567759732012-07-19T23:19:00.001+02:002012-07-19T23:19:20.942+02:00Durante il colloquio d'assunzione: errori da evitare...<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbJFKk3ifuSZVQtgb99ffScbBJg7es-qzWFR7nf7-h7-RdRMR5P60pA5xnWcZU4owXvS5ihz7OQxMs9XjXNJ43y-GvhJ-z-8-5GKRXWBUzFxyYBR5zo64uGEoUILJB5lhZKBoSrw3fvd8/s1600/100D0404.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbJFKk3ifuSZVQtgb99ffScbBJg7es-qzWFR7nf7-h7-RdRMR5P60pA5xnWcZU4owXvS5ihz7OQxMs9XjXNJ43y-GvhJ-z-8-5GKRXWBUzFxyYBR5zo64uGEoUILJB5lhZKBoSrw3fvd8/s200/100D0404.JPG" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Anche se lo avete affrontato parecchie volte, un <span style="color: blue;">colloquio di assunzione</span> è sempre una situazione fortemente stressante. Incontrate persone nuove che vi valutano, dovete presentare al meglio voi stessi e le vostre competenze, a volte avete la sensazione di essere sottoposti a un terzo grado ecc. E così rischiate di atteggiarvi e dire una di quelle frasi che fanno reagire negativamente l'intervistatore e per cui, dopo, vi mordereste la lingua ! Recentemente, un blog americano, <b><i><span style="color: blue;"><a href="http://www.jobstipsforgeeks.com/" target="_blank">Jobs Tips for Geeks</a>,</span></i></b> che dà suggerimenti agli informatici in tema di carriera, ha fatto un elenco degli errori più più comuni, che ho modificato e adattato alla realtà italiana, disponendoli in ordine di capacità di indisporre l'intervistatore !.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: red; font-size: large;">1. Non mostrate alcuna passione.</span></b> E' uno degli aspetti che maggiormente delude il vostro interlocutore!. Mostrate entusiasmo, passione sia per ciò che fate ora che per il ruolo per cui vi candidate. I selezionatori non sono alla ricerca di persone interessate solo al compenso economico : cercano qualcuno che voglia investire nel proprio sviluppo di carriera e nell'organizzazione a cui si propongono.</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;"><b><span style="color: red; font-size: large;">2. Avete un'esperienza vasta ma superficiale</span></b>. Vi descrivete come una persona tuttofare, che ha accumulato solo un'ampia esperienza multidisciplinare. Avere avuto l'opportunità di fare pratica in diversi settori è senza dubbio positivo, ma solo se siete riusciti ad approfondire almeno una competenza , una vostra caratteristica, trasversalmente in ciascuno di essi</span><span style="background-color: white;">.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b><span style="color: red;">3. Non conoscete come funziona l'organizzazione dalla quale provenite</span></b>.</span> Spesso<span style="background-color: white;"> vengono poste domande generali riguardanti un processo di lavoro della vostra attuale organizzazione, ma in cui non siete coinvolti direttamente. Saper dire soltanto <i>"non lo so, non vi partecipavo"</i> non lascia una buona impressione. Potreste venire percepiti come persone che si sono isolate nella loro posizione e che non hanno la curiosità di sapere e di imparare cosa fanno gli altri colleghi.</span><span style="background-color: white;"> </span><span style="background-color: white;">C'è un grande bisogno di persone <a href="http://www.slideshare.net/GERADINI/be-unique" target="_blank">uniche</a>, che sanno collaborare tra di loro e che si interessano anche del ruolo che rivestono gli altri, per poter fornire loro il miglior supporto<b><i>.</i></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<span style="background-color: white;"><strong><span style="color: red; font-size: large;">4. Mostrate più interesse agli strumenti che alla professione</span></strong></span><span style="background-color: white;"> – Molte volte nella prima esperienza lavorativa, si impara e ci appassiona soprattutto ai software, agli strumenti, alla tecnologia. Anche perché questa padronanza ci rende autonomi, indipendenti e ci garantisce un minimo di potere. Ma se vogliamo ampliare il nostro ruolo professionale, dobbiamo lasciare l'impressione che la tecnologia e la competenza tecnica sono solo il punto di partenza di un profilo che vogliamo arricchire con le capacità metodologiche e relazionali. </span><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: red; font-size: large; font-weight: bold;">5. Appartenenza alla generazione dei diritti acquisiti.</span><span style="background-color: white;"> Magari basati sulla laurea o su alcuni elementi presenti nel vostro CV. </span><span style="background-color: white;">Un senso dei propri diritti non realistico, esagerato e rigido, oltre ad essere un sintomo di narcisismo, si esprime quasi sempre con un atteggiamento presuntuoso e di superiorità. </span><span style="background-color: white;">Se poi dichiarate che sapete lavorare in gruppo e in team multifunzionali, esprimete decisamente le vostre preferenze ma siate cauti a dare impercettibilmente o in modo manifesto, la sensazione che s</span><span style="background-color: white;">iete disposti a lavorare soltanto in certe aree o che ce ne sono altre con cui trovereste molto difficile collaborare.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15851388584529026439noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6041750405771573206.post-39906147693832066062012-07-04T13:10:00.002+02:002012-07-18T15:37:39.756+02:00Il colloquio di assunzione è terminato. E adesso ?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigRVcaeYZA-ujWzjdPHSG6SYCysFO4QEYlwN4InHUnBXhQO6J1b3CnaLb_FbLMMWHyidYQsD9urOTdSRnwaMS2OlvuS-SQv5uq49OkNYPmcpI4mPX4Q1ovGC68t8I26mYxOrhK8u-pt8Q/s1600/ID-10046987.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigRVcaeYZA-ujWzjdPHSG6SYCysFO4QEYlwN4InHUnBXhQO6J1b3CnaLb_FbLMMWHyidYQsD9urOTdSRnwaMS2OlvuS-SQv5uq49OkNYPmcpI4mPX4Q1ovGC68t8I26mYxOrhK8u-pt8Q/s200/ID-10046987.jpg" width="133" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Dei tre passaggi fondamentali di un colloquio di lavoro <span style="background-color: white;">(<b><span style="color: blue;">come arrivarci, come starci e come lasciarsi</span>)</b> </span>l'ultimo è forse quello a cui si presta meno attenzione. Ma non per questo è il meno importante. </div>
<div style="text-align: justify;">
La parte conclusiva di un'intervista è molto delicata: ci si sente alle stelle perché tutto è andato bene, ci si rilassa e ci si dimentica che anche dal momento in cui ci alziamo a quando lasciamo l'edificio possiamo essere sotto osservazione da parte di qualcuno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco dei semplici comportamenti a cui porre attenzione durante questa fase delicata e che i miei clienti mi raccontano essere trascurati dagli intervistati :</div>
<div style="text-align: justify;">
- <span style="color: red;"><b>informatevi sul prossimo passaggio</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
Esprimete all'intervistatore l'apprezzamento per aver avuto l'opportunità di incontrarlo. Non mostratevi delusi o confusi se vi viene comunicato che non hanno ancora scelto o che non sono sicuri. Chiedete invece quando ci si può rivedere e dimostrate che siete davvero interessati alla posizione e determinati ad ottenerla.</div>
<div style="text-align: justify;">
- <b><span style="color: red;">continuate a trasmettere fiducia e positività</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
Lasciate la situazione esprimendo, soprattutto con il linguaggio del corpo, ottimismo e sicurezza; agite come se aveste già ottenuto il lavoro e questo successo vi rende felici. Se vi accompagnano alla porta o all'ascensore, evitate di cadere in un imbarazzante silenzio ma , senza eccedere, proseguite la conversazione con elementi secondari ( il resto della giornata, le prossime attività ecc) dimostrando che siete ancora coinvolti al 100% e non avete fretta di dedicarvi ad altro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;">- <span style="color: red;"><b>aspettate a comunicare con gli altri</b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;">Non precipitatevi a comunicare al cellulare con chicchessia i risultati del colloquio mentre siete in ascensore o alla reception o vi state avviando alla macchina nel parcheggio interno. Non sapete se per caso siete accanto ad un collega o collaboratore dell'intervistatore !</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;">- <span style="color: red;"><b>ringraziate </b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white;">Uscendo, salutate e ringraziate assistenti, segretarie e persone dello staff che avete incontrato. Vi aiuta a lasciare una buona immagine a 360°. Non sapete se chiederanno la loro impressione e se ve li ritroverete come colleghi !</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15851388584529026439noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6041750405771573206.post-31835442460238726472012-04-19T20:14:00.001+02:002012-04-19T20:14:08.296+02:00Fare il primo passo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFoasXvNt-nzBLVhTIR2rjJwZQALwYWHxbGuAyuDix1RDEiLfY3358TicQ8PifRUH4suN-RPPbm0XJUN0vI8P323nr_MmjGdgdK_8Knloe5IFXdN6Ioluj8As47EXqkIr8MZxBSfWqIhc/s1600/100D1138.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFoasXvNt-nzBLVhTIR2rjJwZQALwYWHxbGuAyuDix1RDEiLfY3358TicQ8PifRUH4suN-RPPbm0XJUN0vI8P323nr_MmjGdgdK_8Knloe5IFXdN6Ioluj8As47EXqkIr8MZxBSfWqIhc/s200/100D1138.JPG" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Dal momento in cui diventi consapevole dei tuoi desideri e che questi possono diventare realtà, la tua motivazione cambia. Comprendere la motivazione interna segna la differenza fra la speranza e la volontà: limitarti a <span style="background-color: white;"></span><u style="background-color: white; color: blue;"><b>sperare</b></u><span style="background-color: white;"><b> </b>di </span>ottenere quello che vuoi nella vita è davvero troppo poco !</div>
<div style="text-align: justify;">
Il cambiamento inizia quando riconosciamo "<i>profondamente</i>" che si <b style="color: blue;"><u>possono</u></b> prendere nuove decisioni e si possono effettuare dei mutamenti , a condizione che lo si voglia fare. Ogni nostra giornata è composta da un flusso di decisioni continue: da quando ci alziamo a quando andiamo a dormire. Anche se, per fortuna, gran parte di questo processo di scelte è abituale, così che le decisioni non ci richiedono una premeditazione cosciente. Se così non fosse, ci ritroveremmo esausti per la perdita di energia psichica richiesta per dirigere le nostre azioni !</div>
<div style="text-align: justify;">
La motivazione, la decisione e
l'organizzazione non significano niente se poi non passiamo all'<u><b><span style="color: blue;">azione</span></b></u>. Solo
l'agire ci porta là dove desideriamo andare, anche se non
abbiamo ancora perfettamente chiaro in tutti i dettagli il punto d'arrivo, ma
soltanto la direzione. Stando fermi in un porto vediamo sempre lo stesso
panorama; è solo uscendo dalla rada che vedremo nuovi
paesaggi e comprenderemo se davvero ci attraggono.</div>
<div style="text-align: justify;">
E'
l'azione successiva alla decisione interna che produce nuova energia ed
entusiasmo, che ti sostiene nelle prime fasi del viaggio.</div>
<div style="text-align: justify;">
La decisione consapevole ha questa cparticolarità: ci rende coscienti che decidere comporta dei dubbi e dei rischi. Decidere deriva da ceduo, che significa "<i>tagliar via</i>"...ogni scelta implica una rinuncia! E così la mente riporta alla luce vecchi ricordi, e i pensieri che ne derivano si associano a quelle sensazioni spiacevoli collegate all'assunzione dei rischi, all'inquietudine, all'instabilità, alle aspettative deluse.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma l'azione è indispensabile per ottenere dei risultati, è il minimo comun denominatore tra tutti coloro che raggiungono i loro obiettivi: compiere il <b style="color: blue;"><u>primo passo</u></b> e tutti i giorni realizzare almeno una cosa, non importa se grande o piccola, che ti faccia proseguire verso il tuo nuovo scopo. Accettando di non essere perfetti, che si commetteranno errori di percorso e che probabilmente ogni tanto proveremo delle sensazioni spiacevoli. Riconducendo le decisioni alla nostra <a href="http://www.slideshare.net/GERADINI/progetta-e-organizza-il-tuo-futuro" target="_blank">bussola</a> e verificando se ci stiamo dirigendo verso la meta.</div>
<div style="text-align: justify;">
"<b style="color: red;">Sii perseverante nell'essere perseverante</b>" <span style="font-size: x-small;"><i>Joe Alexander 1984 Dare to change</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: small;">Mentre compiamo dei passi verso la nostra direzione, rafforziamo allo stesso tempo la nostra assertività. Tutte le volte che agisci a vantaggio del tuo programma, sviluppi la capacità di impiegare efficacemente la tua volontà per il futuro. Stai facendo del training, proprio come quando alleni il corpo; ma tieni presente che ciò che fai deve essere appropriato alla situazione e che forzare troppo può essere un modo di "sabotare" se stessi, di farsi male o di trovare un alibi per dirsi "<i>l'avevo detto che per me era troppo !</i>" A volte nell'entusiasmo della decisione, rischiamo di mettere con frenesia troppi pesi sulle spalle e poi crollare. O di correre quando è il momento di compiere <b>M</b>ovimenti <b>M</b>inimi <b>C</b>ontinui e <b>L</b>enti. E' ben più importante la costanza giornaliera dell'allenamento, per imparare a suonare uno strumento, che dedicargli un intero week end una volta al mese ! </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: small;">In sintesi:</span></span></div>
<ol>
<li><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: small;"><b style="color: red;">Individua</b> <u>ogni giorno</u> una cosa, anche "piccola" (una lettura, una telefonata, la ri-scrittura di una parte del CV, 8 ore di assoluto far niente ! ecc)</span></span></li>
<li><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: small;"><b style="color: red;">Verifica</b> che sia coerente con la direzione che hai scelto e che appartenga ad uno dei 4 nodi della tua <a href="http://www.slideshare.net/GERADINI/progetta-e-organizza-il-tuo-futuro" target="_blank">mappa</a> </span></span></li>
<li><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: small;"><b style="color: red;">Appendi</b> accanto alla prima mappa un altro foglio simile ma con indicato solo i titoli dei 4 nodi</span></span></li>
<li><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: small;"><b style="color: red;">Scrivi</b> con pennarelli o post it di diverso colore, l'azione al nodo (mi rende felice, mi distingue, crea abbondanza, la vita è) a cui appartiene </span></span></li>
<li><span style="font-size: x-small;"><span style="font-size: small;"><b><span style="color: red;">Realizza</span></b> l'attività</span></span></li>
</ol>
<br />
<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15851388584529026439noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6041750405771573206.post-82081393479326782732012-04-17T16:43:00.003+02:002012-04-17T16:43:52.056+02:00All'organizzazione segue l'azione<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlg2OT-_6IOjTct0873ad6G51odrsBxAXcks6tRecTKkwI_n5pYUYph2ODox-ANrX0Y0qsedfhaZEp2j1K1ag-FMYh85gd8JPCzQ43RpCQQ2nEVY8H_uTxmBOdDlEs3Jh3lWQGVKbOblg/s1600/100D0467.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlg2OT-_6IOjTct0873ad6G51odrsBxAXcks6tRecTKkwI_n5pYUYph2ODox-ANrX0Y0qsedfhaZEp2j1K1ag-FMYh85gd8JPCzQ43RpCQQ2nEVY8H_uTxmBOdDlEs3Jh3lWQGVKbOblg/s200/100D0467.JPG" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">L'immaginazione del proprio futuro è la linea di demarcazione tra l'augurarsi e il volere, è il primo decisivo passo verso l'azione. L'elaborazione di un progetto organico di impostazione della propria vita </span>è tanto più necessario quanto più stiamo attraversando un periodo di indecisione, quando la tentazione di procrastinare è forte e la mente ricerca tutte le ragioni che impediscono di procedere. Persino quando si sta molto male si trae un senso di sicurezza dal restare entro i confini del già noto, e sconfiggere l'inerzia turba l'equilibrio e il desiderio di aggrapparsi alla sicurezza dello status quo. Ma in questa situazione il ricorso alla sola volontà non è sufficiente. Occorre attivare altre energie che di cui disponiamo e che sono raggiungibili mediante l'aiuto della visualizzazione. Quì descrivo una modalità molto semplice, anche divertente, che è già stata sperimentata con successo in diverse situazioni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il risultato finale di questa tecnica è rappresentato sinteticamente in questa diapositiva: </div>
<div id="__ss_12572895" style="width: 425px;">
<b style="display: block; margin: 12px 0 4px;"><a href="http://www.slideshare.net/GERADINI/progetta-e-organizza-il-tuo-futuro" target="_blank" title="Progetta e organizza il tuo futuro">Progetta e organizza il tuo futuro</a></b> <iframe frameborder="0" height="355" marginheight="0" marginwidth="0" scrolling="no" src="http://www.slideshare.net/slideshow/embed_code/12572895" width="425"></iframe> <br />
<div style="padding: 5px 0 12px;">
View more <a href="http://www.slideshare.net/" target="_blank">presentations</a> from <a href="http://www.slideshare.net/GERADINI" target="_blank">Adalberto Geradini</a> </div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
1.<b><span style="color: red;"> Recupera </span></b><span style="color: red;">diverse riviste colorate, un paio di forbici, qualche pennarello, uno stick di colla </span><span style="color: red;">e un foglio di carta abbastanza grande</span><span style="color: black;"> (ad es. di una lavagna a fogli)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
2. <b><span style="color: red;">Dedicati </span></b><span style="color: red;">30 minuti di tempo</span><span style="color: black;">, metti un timer</span></div>
<div style="text-align: justify;">
3. <b style="color: red;">Inizia </b><span style="color: black;">scrivendo al centro del foglio il tuo nome, scegli con cura il colore, lo stile, personalizzalo</span><br />
4. <b style="color: red;">Prosegui </b><span style="color: black;">con "<u>cosa mi rende felice</u>" soffermati s</span>u questa frase e poi sfoglia le riviste. Quando trovi un'immagine che rappresenta per te questo<i> concetto, </i>ritagliala e incollala sotto il nodo <i>"cosa mi rende felice"</i><br />
5 <b style="color: red;">Fai altrettanto </b><span style="color: black;">con gli altri elementi "<i>cosa mi distingue </i></span><i>dagli altri</i>" cosa per te è "<i>l'abbondanza</i>", una metafora su "<i>la vita è...</i>"<br />
6 <b style="color: red;">Arricchisci o sostituisci</b> le immagini con un tuo disegno. Non usare più di sei, al massimo sette, illustrazioni/disegni. Metterne di più creerebbe solo confusione<br />
7. <b><span style="color: red;">Appendi</span></b> questo collage in una zona della tua stanza dove lo puoi vedere regolarmente<br />
<br />
Fare una raffigurazione illustrata del proprio futuro possibile è un modo divertente di rompere la barriera tra decisione e organizzazione.<br />
Il collage potrà riportare alla superficie quei desideri nascosti che sono stati sepolti da un sistema di autoconvinzioni negative; rafforzerà la consapevolezza che le cose e le situazioni che tu sogni probabilmente esistono già nella <u>realtà</u>, sono possibili, e che c'è già qualcuno che adesso le sta facendo; ti aiuterà a selezionare i tuoi scopi (vederli rappresentati al di fuori della tua mente te li farà vedere in modo diverso). </div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15851388584529026439noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6041750405771573206.post-9008640450734562932011-09-19T23:39:00.000+02:002012-01-31T18:55:37.842+01:00Pericle figlio di Santippe, ateniese<div style="color: black; font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">
<span style="font-size: x-small;"><i>by A. Geradini</i></span></div>
<div style="color: black; font-family: Verdana,sans-serif;">
<span style="font-size: x-small;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyM6wERVMq9OT-zbcEYuOVx636-urwMiNZlSsQuYZAy2S0p1jeIsvQBs_V3w5s2jFmkUjfhpUu8X3TNgQaRuzwIahdj40fs3j8utLt-Alr4wNjp1P9c7oZyGI2RaKjCO8x2vExjrzTrTw/s1600/Pericles_Pio-Clementino_Inv269.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyM6wERVMq9OT-zbcEYuOVx636-urwMiNZlSsQuYZAy2S0p1jeIsvQBs_V3w5s2jFmkUjfhpUu8X3TNgQaRuzwIahdj40fs3j8utLt-Alr4wNjp1P9c7oZyGI2RaKjCO8x2vExjrzTrTw/s200/Pericles_Pio-Clementino_Inv269.jpg" width="99" /></a>Pericle (in <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_greca" title="Lingua greca">Greco</a>: Περικλῆς, <i>Periklēs</i>, "circondato dalla gloria"; fu un importante e influente <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Statista" title="Statista">statista</a>, <a class="mw-redirect" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Oratore" title="Oratore">oratore</a> e generale <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Atene" title="Atene">ateniese</a> che visse tra il 495 ac e il 429 ac nel periodo d'oro della città.</span><!--[if !mso]>
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<![endif]--><span style="font-family: Verdana,sans-serif; font-size: x-small;"><span style="color: black;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="color: black; font-family: Verdana,sans-serif;">
<span style="font-size: x-small;"><span lang="EN-US">Περικλ</span>ῆ<span lang="EN-US">ς</span><span>, </span><i><span>Periklēs</span></i><span>, "circondato dalla
gloria"; </span><span lang="EN-US"><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/495_a.C." title="495 a.C."><span lang="IT">495 a.C.</span></a></span><span lang="EN-US"> </span><span lang="EN-US">circa
- <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/429_a.C." title="429 a.C.">429 a.C</a></span><span></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif; font-size: x-small;"><span style="color: black;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="color: black; font-family: Verdana,sans-serif;">
<span style="font-size: x-small;"><span style="font-weight: normal;"></span></span></div>
<span style="font-family: Verdana,sans-serif; font-size: x-small;"><span style="color: black;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="color: black; font-family: Verdana,sans-serif;">
<span style="font-size: x-small;"><span style="font-weight: normal;">Ricavo dal blog di Maurizio Riva:</span></span></div>
<span style="font-size: x-small;"><span style="color: black;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="color: black;">
<span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: "Comic Sans MS"; font-weight: normal;"></span></span></div>
<span style="font-size: x-small;"><span style="color: black;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="color: black;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="color: black;">
<i><span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; font-weight: normal;">"Qui ad Atene noi facciamo
così. Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e
per questo viene chiamato democrazia. </span></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="color: black;">
<i><span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; font-weight: normal;">Qui ad Atene noi facciamo così.</span><span style="font-family: "Arial Rounded MT Bold"; font-weight: normal;"></span></span></i></div>
<i><span style="font-size: x-small;"><span style="color: black;">
</span></span></i><div class="MsoNormal" style="color: black; text-align: justify;">
<i><span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: "Arial Rounded MT Bold"; font-weight: normal;"> <span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro
dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza. Quando
un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a
servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al
merito, e la povertà non costituisce un impedimento. Qui ad Atene noi
facciamo così. </span></span><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; font-weight: normal;"></span></span></i></div>
<i><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; font-size: x-small;"><span style="color: black;">
</span></span></i><div class="MsoNormal" style="color: black; font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; text-align: justify;">
<i><span style="font-size: x-small;"><span style="font-weight: normal;"> La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi
non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo
se al nostro prossimo piace vivere a modo suo. Noi siamo liberi, liberi di
vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare
qualsiasi pericolo.</span><span style="font-weight: normal;"></span></span></i></div>
<i><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; font-size: x-small;"><span style="color: black;">
</span></span></i><div class="MsoNormal" style="color: black; font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; text-align: justify;">
<i><span style="font-size: x-small;"><span style="font-weight: normal;"> Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende
alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari
per risolvere le sue questioni private.</span><span style="font-weight: normal;"></span></span></i></div>
<i><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; font-size: x-small;"><span style="color: black;">
</span></span></i><div class="MsoNormal" style="color: black; font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; text-align: justify;">
<i><span style="font-size: x-small;"><span style="font-weight: normal;"> Qui ad Atene noi facciamo così.</span><span style="font-weight: normal;"></span></span></i></div>
<i><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; font-size: x-small;"><span style="color: black;">
</span></span></i><div class="MsoNormal" style="color: black; font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; text-align: justify;">
<i><span style="font-size: x-small;"><span style="font-weight: normal;"> Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato
anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere
coloro che ricevono offesa. E ci è stato anche insegnato di rispettare
quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è
giusto e di ciò che è buon senso. </span></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="color: black; font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; text-align: justify;">
<i><span style="font-size: x-small;"><span style="font-weight: normal;">Qui ad Atene noi facciamo così.</span><span style="font-weight: normal;"></span></span></i></div>
<i><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; font-size: x-small;"><span style="color: black;">
</span></span></i><div class="MsoNormal" style="color: black; font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; text-align: justify;">
<i><span style="font-size: x-small;"><span style="font-weight: normal;">Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo
innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una
politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.</span><span style="font-weight: normal;"></span></span></i></div>
<i><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; font-size: x-small;"><span style="color: black;">
</span></span></i><div class="MsoNormal" style="color: black; font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; text-align: justify;">
<i><span style="font-size: x-small;"><span style="font-weight: normal;"> Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della
democrazia.</span><span style="font-weight: normal;"></span></span></i></div>
<i><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; font-size: x-small;"><span style="color: black;">
</span></span></i><div class="MsoNormal" style="color: black; font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; text-align: justify;">
<i><span style="font-size: x-small;"><span style="font-weight: normal;">Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà
sia solo il frutto del valore.</span><span style="font-weight: normal;"></span></span></i></div>
<i><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; font-size: x-small;"><span style="color: black;">
</span></span></i><div class="MsoNormal" style="color: black; font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; text-align: justify;">
<i><span style="font-size: x-small;"><span style="font-weight: normal;"> Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni
ateniese cresce sviluppando in sé una felice versalità, la fiducia in se
stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la
nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.</span><span style="font-weight: normal;"></span></span></i></div>
<i><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; font-size: x-small;"><span style="color: black;">
</span></span></i><div class="MsoNormal" style="color: black; font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; text-align: justify;">
<br /></div>
<i><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; font-size: x-small;"><span style="color: black;">
</span></span></i><div class="MsoNormal" style="color: black; font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; text-align: justify;">
<i><span style="font-size: x-small;"><span style="font-weight: normal;">Qui ad Atene noi facciamo così.</span><span style="font-weight: normal;"></span></span></i></div>
<i><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; font-size: x-small;"><span style="color: black;">
</span></span></i><div class="MsoNormal" style="color: black; font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; text-align: justify;">
<i><span style="font-size: x-small;"><span style="font-weight: normal;"> </span><span style="font-weight: normal;"></span></span></i></div>
<i><span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; font-size: x-small;"><span style="color: black;">
</span></span></i><div class="MsoNormal" style="color: black; font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; text-align: justify;">
<i><span style="font-size: x-small;">Pericle - Discorso agli Ateniesi, 461 a.C.</span></i></div>
<span style="font-family: "Trebuchet MS",sans-serif; font-size: x-small;"><span style="color: black;">
</span></span><div class="MsoNormal" style="color: black; font-family: "Trebuchet MS",sans-serif;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="file:///C:/DOCUME%7E1/GERADI%7E1/IMPOST%7E1/Temp/msohtml1/01/clip_image002.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /></a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15851388584529026439noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6041750405771573206.post-18118627665089982902011-08-11T10:56:00.003+02:002011-08-11T10:58:12.531+02:00Le porte della percezione e gli obiettividi <a href="http://www.linkedin.com/in/geradini">Adalberto Geradini</a><br />
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6xsp2d5_aHfHwrSoelRTIIxGMBhwadf9anyIQwZAjtKbDosGU36PYPs7xHF95bwbcfzdd7GlqRbXNxGoZwMFLgLH0Dh1XubYhDidrpGRrBXLd3G_4fsMLmvyP3-GRIuWq-va7cAdMZBQ/s1600/P150111_13.04.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6xsp2d5_aHfHwrSoelRTIIxGMBhwadf9anyIQwZAjtKbDosGU36PYPs7xHF95bwbcfzdd7GlqRbXNxGoZwMFLgLH0Dh1XubYhDidrpGRrBXLd3G_4fsMLmvyP3-GRIuWq-va7cAdMZBQ/s200/P150111_13.04.jpg" width="200" /></a>Percepire vuol dire essere consapevoli dell'ambiente in cui viviamo, selezionando, organizzando e interpretando attivamente quanto sperimentiamo mediante i nostri sensi, che sono il ponte verso il mondo. </div>
<div style="text-align: justify;">
E un ponte è qualcosa che collega l'oggi con il domani. </div>
<div style="text-align: justify;">
Esattamente come lo sono gli obiettivi che ci poniamo per il futuro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sarebbe facile credere che i nostri sensi registrano semplicemente ciò che accade al mondo esterno, come se fossimo macchine fotografiche o registratori. Ma noi non siamo recettori passivi di informazioni, recipienti in cui si versa la realtà; noi siamo partecipanti attivi tesi nel tentativo di capire le sensazioni in cui ci imbattiamo. Nell'attribuzione di senso al nostro mondo noi siamo la combinazione delle sensazioni che proviamo e del modo in cui comprendiamo le sensazioni stesse: è questo che indirizza il nostro <u>procedere</u> o recedere. </div>
Pensiamo ai nostri obiettivi a medio termine e chiediamoci:<br />
<ol>
<li>che cosa riusciamo a <i>vedere</i> nell'immagine che scaturisce dalla visualizzazione ?</li>
<li>che cosa riusciamo a <i>udire</i> ?</li>
<li>che cosa riusciamo a <i>sentire</i> con il tatto ?</li>
<li>che cosa riusciamo ad <i>odorare</i> ?</li>
<li>che cosa riusciamo a <i>gustare</i> ?</li>
</ol>
Poi fermiamoci e scriviamo di getto qualche frase di sintesi di cò che abbiamo percepito <br />
<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15851388584529026439noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6041750405771573206.post-61513608657908383052011-08-07T19:36:00.005+02:002012-04-16T12:16:41.215+02:00Be unique. La necessità di essere indispensabiliLa vera scommessa del futuro prossimo venturo è la capacità di diventare unici, indispensabili: <a href="http://www.slideshare.net/GERADINI/be-unique" target="_blank">be unique</a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: right;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgR9mHctvRCymDU1hKzaIgYAhyphenhyphenFmX8o-sV05uvqeXhu3uyHXVRx3h3BOwQcKpf1yfxK5bxYuKD8mp6htcA4DCL2oXy7ImfKT2rprHFaUr_L7XXIgpRLrF-c7eIq0VWAWb8PhngIOfrROzE/s1600/P270411_17.14.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgR9mHctvRCymDU1hKzaIgYAhyphenhyphenFmX8o-sV05uvqeXhu3uyHXVRx3h3BOwQcKpf1yfxK5bxYuKD8mp6htcA4DCL2oXy7ImfKT2rprHFaUr_L7XXIgpRLrF-c7eIq0VWAWb8PhngIOfrROzE/s200/P270411_17.14.jpg" width="150" /></a></div>
Seth Godin è uno degli autori che, pur occupandosi di marketing , mi sta fornendo parecchi spunti di riflessione utili
all'attività di coaching. Ad esempio, i suoi inviti a non essere
invisibili, visto che siamo immersi in un "rumore" eccessivo, a scoprire e coltivare la propria straordinarietà, a
sostenere la passione: <a href="http://www.slideshare.net/GERADINI/be-unique" target="_blank">be unique</a><br />
C'è,
in alcune sue righe, un implicito
riferimento al James Hillman che suggerisce a ciascuno di noi di
diventare se stessi, di conoscersi per poter orientare al meglio il
nostro ruolo nella vita, del nascere con un carattere e dello scoprire per cosa siamo nati e poi di realizzarlo, della quercia che è già
presente nella ghianda ecc.<br />
La via da percorrere è, ancora una volta, quella della conoscenza e dell'azione: <b style="color: red;"><i>la via meno rischiosa da intraprendere è proprio quella di rischiare.</i></b><br />
La conoscenza di sè, delle proprie attitudini e delle proprie caratteristiche, al fine di capire in quale direzione ci portano. Una ricerca della propria vocazione lavorativa per scoprire e coltivare la gioia, affinchè il lavoro sia l'espressione pratica di un aspetto della personalità e non un obbligo economico e sociale.<br />
L'azione che ci soprenda e sorprenda gli altri, facendoli innamorare di noi, affinchè diventino essi stessi il nostro media pubblicitario.<br />
Letture estive. Utili.<br />
<br />
<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15851388584529026439noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6041750405771573206.post-2610827424732529562011-02-20T16:01:00.001+01:002011-02-20T17:53:08.826+01:00Quando la passione genera benessere<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhI4s1CcpZN4kfQkimy796HXdSzizpoLBi1OCnHxt_7CI7MB0JvUF14Es9OnbJWb8Y48YXXFv-ffCZ4ASpvzkKn2A7dFamBLFgtUGQKQVpc_Jsl9opokTS6aAnwkM0WApOevymHPoSgP-o/s1600/100D1875.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhI4s1CcpZN4kfQkimy796HXdSzizpoLBi1OCnHxt_7CI7MB0JvUF14Es9OnbJWb8Y48YXXFv-ffCZ4ASpvzkKn2A7dFamBLFgtUGQKQVpc_Jsl9opokTS6aAnwkM0WApOevymHPoSgP-o/s200/100D1875.JPG" width="200" /></a></div><div style="text-align: justify;">Andrea Maffeo è un giovane biellese, figlio di un chirurgo e di un'insegnante che a 16 anni lascia gli studi di agraria per fare il pastore "vagante"; si sposta cioè continuamente per assicurare l'erba al suo gregge di pecore. Un cruschgacc nel dialetto biellese. </div><div style="text-align: justify;">Dopo due anni, ora ne ha 18, ha un gregge di 200 pecore ed è diventato famoso da quando è uscito il film "Sentire l'aria" di Manuele Cecconello e un libro di fotografie di Andrea Taglier. E' un pastore moderno, usa un piccolo pannello solare installato sul tetto della malga e della sua roulotte che gli permette di produrre energia per il cellulare, la lampada e il computer. Coniuga il mondo della pastorizia con gli strumenti della comunicazione di massa: infatti ha anche una pagina in Facebook. Ma non solo, ha un brand, <a href="http://cruschgacc.it/">cruschgacc</a> con il quale vende oggetti ottenuti dalla lana delle sue pecore. </div><div style="text-align: justify;">Dice suo padre : «Andrea già da piccolo amava la natura, era felice quando poteva prendersi cura degli animali. Dopo un’iniziale e ovvia perplessità per la sua scelta di vita ho visto mio figlio felice e ho pensato che avrei potuto aiutarlo a rendere più redditizio il mestiere che aveva scelto».</div><div style="text-align: justify;">È nata così l’idea di creare questo brand tutto biellese, con una filiera che, anzichè nei grandi allevamenti dell’Australia, nasce da un gregge, quello di Andrea, di 200 pecore.<br />
L'ennesimo esempio in cui si coniugano:<br />
<ul><li style="color: blue;"><b>attitudini di base</b></li>
<li> <b><span style="color: blue;">conoscenze</span></b> (gli studi iniziali)</li>
<li><b><span style="color: blue;">esperienze</span></b> (l'affiancamento al pastore Niculin, il suo personal coach)</li>
<li> <b><span style="color: blue;">motivazione</span></b> (la sua passione e determinazione)</li>
</ul>e l'ambiente esterno favorevole (la su famiglia che lo asseconda e lo supporta), i risultati arrivano e la passione genera benessere. </div><div style="text-align: justify;">Complicato ? clikka <a href="http://www.slideshare.net/GERADINI/modello-competenze">modello delle competenze</a> e vedrai come questi ingredienti sono tra loro collegati, in un circolo virtuoso.-</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15851388584529026439noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6041750405771573206.post-2904213070822635492011-02-17T17:45:00.003+01:002011-02-20T15:39:05.998+01:00L' importanza del debriefing nelle attività di outdoor training ?<div style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkOBuTwis0j_K2D-pjkgIUSLUssSdqUAi0TkOtFQtdkpA138vGaNsBrn4P76I395ZmfefeJ4mukYZk5NPzZnWqqaOhBYW9LZL98deSEnijFAI61QY_E7ci-86v0C8M7fqslSnrmCp8d54/s1600/100D1871.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkOBuTwis0j_K2D-pjkgIUSLUssSdqUAi0TkOtFQtdkpA138vGaNsBrn4P76I395ZmfefeJ4mukYZk5NPzZnWqqaOhBYW9LZL98deSEnijFAI61QY_E7ci-86v0C8M7fqslSnrmCp8d54/s200/100D1871.JPG" width="150" /></a>La formazione outdoor in Italia compie 20 anni e un primo bilancio è stato compiuto a Sestri Levante, in un convegno organizzato da I.E.N. "Formazione outdoor in Italia 1991-2011". In questo convegno sono stato <span style="color: black;">chairman</span> della sessione " <span style="color: blue;">Rielaborazione dell'esperienza, diversi stili diversi risultati</span>" (vedi il programma: <a href="http://www.slideshare.net/GERADINI">clikka</a>). Gli interventi, i casi studio presentati e i vincitori dei premi allo junior e al senior trainer (<a href="http://www.motylab.com/"><i>Motylab</i></a>), sono stati molto soddisfacenti e in particolare la sessione sul debriefing ha visto una partecipazione affollata e appassionata, ricca di approcci diversi a questo tema , che è essenziale in questa metodologia:</div><div style="text-align: justify;">Un'esperienza tipica dell'outdoor è infatti composta da:</div><ul><li>introduzione e definizione degli obiettivi</li>
<li>esercitazione</li>
<li>debriefing ( cioè <i>rielaborazione dell'esperienza</i>)</li>
</ul><div style="text-align: justify;">Il debriefing è un processo importante e delicato, progettato e condotto per rinforzare e consentire il trasferimento degli apprendimenti effettuati nella parte esperienziale; realisticamente si potrebbe dire che la rielaborazione è la <b>chiave</b> del successo che consente di trasformare un esercizio, anche se avvincente e sfidante, in un'esperienza di cambiamento delle proprie competenze.</div><div style="text-align: justify;">Per assicurarsi il processo della trasferibilità e dell'imprinting è di fondamentale importanza che i partecipanti abbiano l'opportunità di:</div><ol style="text-align: justify;"><li>riflettere sull'esperienza effettuata</li>
<li>ricevere e scambiare feedback specifici, con tutti</li>
<li>integrare le osservazioni all'interno di quadri concettuali e metodologici più ampi</li>
<li>creare meccanismi di trasferimento degli apprendimenti nella quotidianità</li>
</ol><div style="text-align: justify;">Tra i vari elementi emersi, due punti hanno attirato l'attenzione dei partecipanti alla sessione:<br />
<ol><li>debriefing "de-killering" centrato sulla persona, sull'apertura emotiva "<i style="color: blue;">vedete che bello quello che c'è e come vi boicottate quando fate questo</i>" oppure "produttivo" (centrato sulla creazione di assetti mentali riflessivi partendo dallo stress, visto che "<i style="color: blue;">ogni cambiamento avviene in presenza di un certo livello di frustrazione</i>"</li>
<li>trasferibilità di quanto appreso nell'OT alla vita lavorativa, immediata o rimandata a successive sessioni di Follow Up mediante opportuni kpi (indicatori di performance)?</li>
</ol>Clikkando : <a href="http://slideshare.net/GERADINI">debriefing</a> , trovi alcune mie riflessioni sul debriefing che avevo preparato e che per fortuna non ho dovuto presentare vista l'ampiezza e la ricchezza della discussione i !!!</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15851388584529026439noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6041750405771573206.post-7373979628150709402011-02-16T12:13:00.000+01:002011-02-16T12:13:08.036+01:00Le e-mail sono antidiluviane ?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-_5jS7DVTov-IMSyJwI_aMk36QKjVJ_a6mBI575nNm-ZTK5DvQDlQGN_abfzcAF9xg7PtWC9kggXmDnHPFp-6TwQHFlqTKRYYoT1fD3gIkgVj_QKgjjZqxzjP0aZU-W6Ux8KPj624Kjg/s1600/image%255B4%255D.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="201" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-_5jS7DVTov-IMSyJwI_aMk36QKjVJ_a6mBI575nNm-ZTK5DvQDlQGN_abfzcAF9xg7PtWC9kggXmDnHPFp-6TwQHFlqTKRYYoT1fD3gIkgVj_QKgjjZqxzjP0aZU-W6Ux8KPj624Kjg/s320/image%255B4%255D.png" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;">Caspita come corre veloce il mondo su Internet !!!</div><div style="text-align: justify;">Uno studio americano ("The 2010 US. Digital Year in Review" effettuato da <a href="http://www.comscore.com/" style="color: blue;">Comscore</a> - ricerche di mercato sul mondo di internet e riportato anche in <a href="http://www.creareblog.org/">Creare Blog</a> ) evidenzia che in un anno (dic 2010 rispetto a dic 2009) l'utilizzo delle e-mail è sostanzialmente crollato del 59% negli utenti dai 12 ai 17 anni, del 18% tra i 25-34enni ed è cresciuto solo negli over 54 !</div><div style="text-align: justify;"> Una spiegazione è che, soprattutto i minori, preferiscono Facebook e Twitter che permettono una comunicazione più informale, meno strutturata, la costruzione di uno slang comunicativo personalizzato, veloce e solidamente legato ai social network. Informazione in tempo reale e condivisa. Da : uno a uno, a: uno a molti, a pioggia.</div><div style="text-align: justify;">Si stanno evolvendo quelle che vengono chiamate le sinapsi tecnologiche tra gli utenti-costruttori del web e credo che qualche effetto anche su altre sinapsi ci sarà.</div><blockquote style="color: blue;"><div style="text-align: justify;"> <b>"E' l'evoluzione, baby. L'evoluzione"</b></div></blockquote><div style="text-align: justify;">Ottimo, ci sarà più spazio ed attenzione per calibrare lo strumento (lo scritto, sms, facebook, twitter, youtube,e-mail, power point, flickr ecc ecc) su ciò che vogliamo comunicare. E non ridurre tutto, per pigrizia o eccesso di semplificazione, all'utilizzo di 1 strumento , scambiando il mezzo per l'effetto</div><div style="text-align: justify;">Anche se la forma è il contenuto.</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15851388584529026439noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6041750405771573206.post-4366034022307243232011-02-14T12:50:00.000+01:002011-02-14T12:50:44.760+01:00USA: le new entry nelle "professioni del futuro"Uno studio dell'U.S. Bureau of Labor Statistics e rielaborato dal Georgetown University Center on Education and the Workplace, prevede alcuni forti cambiamenti per le professioni che saranno più ricercate in USA, da quì al 2018.<br />
In America è una guida indispensabile per capire le opportunità di lavoro che si offrono alle nuove generazioni : al primo posto troviamo cuochi e camerieri, con un fortissimo trend per badanti, vigilantes, camionisti, giardinieri, infermieri. Una caratteristica unifica i mestieri in ascesa: i servizi alla persona. <br />
L'aumento dell'invecchiamento della popolazione sposta l'attenzione sulla sfera del benessere individuale, dell'assistenza, dell'aiuto e che richiedono studi qualificati, in alcuni casi universitari. <br />
Inoltre è impossibile la delocalizzazione nei paesi emergenti, anzi richiedono l'ingresso di lavoratori immigrati <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLK7Y_c3EyNp3USfw2tW54j1MucEFQ7MAHY_KV_Jjy8QBt-Wu4h51z6aZCNQPmTu4U4szE-2-2HMPZmhBRO4s4934BMhANcISxC4Bfqtnf4n9x6usHc3xVnqftT-En7mjGBRKawVjNJBM/s1600/100D1932.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLK7Y_c3EyNp3USfw2tW54j1MucEFQ7MAHY_KV_Jjy8QBt-Wu4h51z6aZCNQPmTu4U4szE-2-2HMPZmhBRO4s4934BMhANcISxC4Bfqtnf4n9x6usHc3xVnqftT-En7mjGBRKawVjNJBM/s320/100D1932.JPG" width="320" /></a></div>Ma la domanda che pongono i media USA è: "sono questi i mestieri per i quali stanno studiando i nostri figli? Soddisfano le loro aspettative in termini di status e remunerazione ?"Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15851388584529026439noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6041750405771573206.post-84160035935827940222010-07-02T09:19:00.002+02:002010-07-22T11:16:11.931+02:00La formazione per lo sviluppo personale e gli archetipi primari<div style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnq7PrPRj_eASetcexL5Ewa3XkAn6PWr4m-YZwsQeZJUEF0rB9qtgINhyphenhyphenZuBgMA-76KZ8j89iO-vnwAs1Zyi3XiKwMPnisXS0ZwwPwTBnaQEeuCeYO0mY-EtItfu8yUx2suqqD38jG4p4/s1600/antonio0.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnq7PrPRj_eASetcexL5Ewa3XkAn6PWr4m-YZwsQeZJUEF0rB9qtgINhyphenhyphenZuBgMA-76KZ8j89iO-vnwAs1Zyi3XiKwMPnisXS0ZwwPwTBnaQEeuCeYO0mY-EtItfu8yUx2suqqD38jG4p4/s320/antonio0.jpg" /></a><b>Questo weekend mi regalo un seminario di formazione, su me stesso, finalmente come partecipante. <br />
</b></div><div style="text-align: justify;"><b>Lo conduce Antonio Bertoli</b>, poeta e scrittore, uomo di teatro e performer, si occupa da sempre di poesia e di arte e della loro interazione con la società, la conoscenza, la psicologia del profondo e la guarigione.</div><div style="text-align: justify;">Dopo Gurdjieff e la scuola di autoconoscenza di Silo, incrocia la psicanalisi, si laurea sulle avanguardie storiche del Novecento, dirige teatri, fonda City Lights in Italia, pubblica libri, dirige collane editoriali, festival, lavora per circa 18 anni con Alejandro Jodorowsky (teatro, poesia, letteratura, esposizioni, stages di psicomagia e tarocco), collabora con F.Arrabal, L.Ferlinghetti, Ed Sanders, J.Baudrillard, D.Dumas e vari esponenti della cultura, della psicogenealogia e dell’arte contemporanea.</div><div style="text-align: justify;">Sarà la quarta volta che incontro Antonio, a casa mia, e sempre ne sono uscito arricchito dentro. Da formatore apprezzo, oltre che il rigore dei contenuti, la leggerezza e la tranquillità con cui li sa trasmettere, una concreta dimostrazione di assertività. E' un esperto anche di Nuova Medicina, che ha fuso con la psicanalisi transgenerazionale all’insegna di quella che ha chiamato <b>“Teoria degli archetipi primari”</b>, su cui conduce stages intensivi al riguardo sia in Italia che all’estero (Spagna, Francia, Belgio). Lo scorso autunno mi ha fatto leggere la bozza del suo nuovo libro " <b><span style="color: red;">Le origini della malattia. L'approccio degli archetipi primari</span></b>" (lo trovi <a href="http://www.macrolibrarsi.it/?pn=830">qui</a> o <a href="http://www.ilgiardinodeilibri.it/?=684">qui</a> ) che uscirà fra una settimana circa e come al solito mi ha lasciato una marea di spunti di riflessione individuali e professionali. E poi, la sera : chiacchere, rock (abbiamo questa passione in comune !) e qualche spirit!!!</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15851388584529026439noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6041750405771573206.post-39305232665741043402010-06-17T17:47:00.009+02:002010-06-27T10:07:59.655+02:00Intervista su giovani , lavoro e le Casse Rurali Trentine<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdXP4FeT0PsxVOZCUE_j9ZqiSCRmXyY3CyWe99Jbng2crPN5OeqJCfH0MT1iJgdqEbFblfduwXVTLPZcigMPwbJ-y9_HPT6c1yUBddGQDm_SwQHt4mLYeMYLe2QMEPX6FVM3XfEiIvJQU/s1600/100D0357.JPG" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5483774054364260882" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdXP4FeT0PsxVOZCUE_j9ZqiSCRmXyY3CyWe99Jbng2crPN5OeqJCfH0MT1iJgdqEbFblfduwXVTLPZcigMPwbJ-y9_HPT6c1yUBddGQDm_SwQHt4mLYeMYLe2QMEPX6FVM3XfEiIvJQU/s200/100D0357.JPG" style="cursor: pointer; float: right; height: 150px; margin: 0pt 0pt 10px 10px; width: 200px;" /></a><br />
<div align="justify">Come ho indicato in un post precedente (clikka qui: <a href="http://prendersicura.blogspot.com/2010/05/da-time-is-money-time-is-life.html" target="_blank">geradini</a>) sto contribuendo alla progettazione e alla realizzazione della prima edizione di <a href="http://www.facebook.com/#%21/group.php?gid=109341332438866&ref=ts" target="_blank">Job Trainer</a>, una iniziativa delle Casse Rurali Trentine a favore dei giovani e del territorio. E’ un intervento quanto mai opportuno e tempestivo perchè anche per i giovani della provincia di Trento cresce la preoccupazione per la disoccupazione . Nella fascia d’ètà compresa tra i 15 e i 24 anni ha raggiunto l’11,5% , aumentando in un mese di circa l’1,5% e, secondo le <a href="http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/dettaglio/anche-per-i-giovani-trentini-cresce-lincubo-disoccupazione/2059546" target="_blank">dichiarazioni</a> di Michele Colasanto, presidente dell’Agenzia del Lavoro “crediamo che la crescita non sia finita quì”.</div><div align="justify"><a href="http://www.facebook.com/#%21/event.php?eid=132721813407770&ref=ts" target="_blank">Job Trainer</a> si rivolge ai giovani che vogliono arrivare preparati all’appuntamento con il lavoro ed essere efficaci nel perseguire i propri obiettivi professionali, mediante elementi di formazione, incontri, iniziative e la partecipazione a un <a href="http://http//www.facebook.com/#%21/event.php?eid=132721813407770&ref=ts" target="_blank">campus</a> innovativo, residenziale <a href="http://www.facebook.com/#%21/video/video.php?v=1474756357799&ref=mf" target="_blank">all’Isola d’Elba</a> di 4 giorni.</div><div align="justify">L’iniziativa è stata lanciata durante il workshop “I 20 mestieri del futuro” che ha riscosso un notevole interesse di partecipazione e l’attenzione dei media, <a href="http://www.cooperazione.tv/ondemand/channel/3/video/302/" target="_blank">la TV</a>, a cui le Casse Rurali Trentine hanno dato, oltre che il supporto, una presenza qualificata tramite il presidente dell'ASDIR, Marco Gabrielli, e il vicedirettore della CR Valle di Fiemme Massimo Piazzi.</div><div align="justify">Ho avuto modo di conoscere ed apprezzare personalmente la sensibilità e l’attenzione di Massimo Piazzi verso i temi dei giovani, della cooperazione e delle nuove forme di comunicazione che lo hanno portato nel 2008 a partecipare ad una missione in Perù e a scriverne il resoconto in un suo interessante <a href="http://bruttacopia.splinder.com/" target="_blank">blog</a> che purtroppo, credo per motivi di tempo, non aggiorna. Per fortuna Massimo continua a mettere in rete le <a href="http://flickr.com/photos/fiemme" target="_blank">foto</a> che qui e là scatta.</div><div align="justify">Ho colto al volo l’opportunità di rivolgergli tre domande relative al workshop “<a href="http://www.slideshare.net/GERADINI/job-trainer-workshop-a-trento" target="_blank">I 20 mestieri del futuro</a>”:</div><div align="justify">AG: Massimo quali sono le tue impressioni e le tue valutazioni su questo workshop?</div><div align="justify"><b>MP: Ottime. Tutto è andato oltre le aspettative. La presenza massiccia dei giovani, l’attenzione, la qualità di tutte le relazioni, un Garofalo superlativo che ha fornito una serie di stimoli e contributi utili a tutti. Ho avuto ritorni molto positivi da parte di tutti e credo che questa sia un’esperienza da ripetere.</b></div><div align="justify">AG: Come pensi che la formazione possa essere utile ad un giovane trentino che vuole arrivare preparato all’appuntamento con il lavoro?</div><div align="justify"><b>MP: La formazione può sempre aiutare; tutti noi, giovani, adulti e non più giovani, dobbiamo tenere la mente aperta e curiosa. In un mondo caratterizzato dalla complessità e dall’incertezza, le sole conoscenze tecniche non sono più sufficienti e quindi occorre aggiungere al nostro bagaglio le competenze “trasversali”: rafforzare la nostra capacità di leadership, migliorare la nostra flessibilità e le capacità relazionali e comunicative.</b></div><div align="justify">AG: A tuo parere, in cosa consiste la novità di Job Trainer, che vede coinvolte in modo creativo ASDIR e Casse Rurali trentine?</div><div align="justify"><b>MP: Credo che una delle novità più importanti consista nella progettazione condivisa del percorso, la partecipazione attiva dei diversi attori coinvolti (Casse Rurali Trentine, giovani, formatori ecc) e nella forte attenzione alle necessità e alle richieste dei giovani stessi. Le ricerche effettuate da ASDIR, dal gruppo Middle Manager 6, da Motylab, sono state un’incredibile occasione di ascolto e apertura verso il mondo giovanile</b></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15851388584529026439noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6041750405771573206.post-48765919047141066232010-05-23T19:37:00.026+02:002010-05-28T13:28:56.943+02:00Intervista a un giovane manager<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZ0a-iJAVLZOwSd-knZWSZ644gp-Fmclo1IaFeambVWVUnk4amoSHA7ZHjFWnuq_ct5FlRRypP0rJaLJu9QxQ2T4Li5_vsfG-bo7OFN_f8JV9Z9fKTI1tG4Ko8H3MM7t2kU0HPVL-33sM/s1600/Foto0196.jpg"><img style="float: right; margin: 0pt 0pt 10px 10px; cursor: pointer; width: 150px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZ0a-iJAVLZOwSd-knZWSZ644gp-Fmclo1IaFeambVWVUnk4amoSHA7ZHjFWnuq_ct5FlRRypP0rJaLJu9QxQ2T4Li5_vsfG-bo7OFN_f8JV9Z9fKTI1tG4Ko8H3MM7t2kU0HPVL-33sM/s200/Foto0196.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5474522359517193394" border="0" /></a><br /><blockquote><span style="font-weight: bold; color: rgb(51, 102, 255);">"se non dai il meglio di te, troveranno meglio di te"</span><br /><div style="text-align: right;"><span style="font-style: italic;">Vince Lombardi - coach di football USA</span><br /></div></blockquote><br />Ultimamente trovo spesso dei giovani ai posti di comando delle PMI in cui opero come consulente. E allora colgo l'opportunità di raccogliere alcuni loro spunti su come vedono la managerialità e l'imprenditorialità, sotto forma di breve intervista. Questa è una di quelle.<br /><a href="http://www.siatboiler.it/">SIAT spa</a>, è la società di un imprenditore vulcanico e creativo, Ermes Franceschi, innamorato della sua azienda oltre che della barca, delle figlie e della moglie (non in quest'ordine !) che ha deciso di farsi coprire il fianco organizzativo-manageriale da un giovane ingegnere, Ruggero Clerici, nel ruolo di Direttore Operativo. Siat spa è nata a Milano nel 1947 e si occupa della costruzione di caldaie industriali rivolgendosi a tutti i settori in cui è richiesto l'utilizzo di energia termica sotto forma di vapore, acqua surriscaldata o calda ad es. per industrie alimentari, tessili, farmaceutiche ecc e ha clienti sia in Italia che all'estero.<br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">CLERICI, DI COSA TI OCCUPI IN SIAT spa ?</span><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-style: italic;">In Siat mi occupo di tutto ciò che riguarda la parte tecnica necessaria per la realizzazione di una caldaia. Quando viene acquisita una commessa procedo con il calcolo meccanico e termodinamico in modo da trasmettere al disegnatore tutte le informazioni necessarie per l'emissione dei disegni costruttivi necessari in officina o ai fornitori esterni. Dopo la progettazione, seguo tutte le fasi di costruzione, ispezione e collaudo fino alla spedizione al cliente. Infine, con l'aiuto di altri colleghi mi occupo anche della messa in servizio della caldaia presso lo stabilimento in cui viene installata. Naturalmente spetta a me la responsabilità sia del coordinamento delle persone coinvolte e che il prodotto che esce da Siat spa risponda alle specifiche del cliente e ai requisiti di legge</span>.<br /></div><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">DA QUANTO RICOPRI QUESTO RUOLO ?</span><br /><span style="font-style: italic;">Lavoro qui da circa otto anni; ho iniziato occupandomi della parte di collaudo e certificazione delle caldaie per poi passare gradualmente ad occuparmi della progettazione e al coordinamento<br /></span><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">QUAL'E' </span><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">LA TUA FORMAZIONE SCOLASTICA ?</span><span style="font-style: italic;"><br />Abbastanza tipica per chi vuole intraprendere una carriera tecnico manageriale, dopo la maturità scientifica mi sono iscritto ala Politecnico di Milano dove mi sono laureato in ingegneria meccanica<br /></span><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">COME HAI DECISO DI INTRAPRENDERE QUESTA STRADA ?</span><span style="font-style: italic;"><span style="font-weight: bold;"><span style="font-style: italic;"><br /></span></span></span><span style="font-style: italic;"><span><span>Direi che è stato per caso che ho iniziato a lavorare</span></span></span><span style="font-style: italic;"><span style="font-weight: bold;"><span style="font-style: italic;"> </span></span><span><span style="font-style: italic;">nel settore della caldareria poichè dopo gli studi è stata la prima occasione di lavoro che mi è capitata coerente con il mio percorso formativo<br /></span></span></span><span style="color: rgb(255, 0, 0);"><span><span><span style="font-weight: bold;">ALL'INIZIO QUALI SONO STATE LE MAGGIORI DIFFICOLTA' CHE HAI TROVATO ?</span></span></span></span><span style="font-style: italic;"><br />La difficoltà maggiore è stata quella di passare dalla realtà della scuola alla realtà del lavoro, prendersi carico delle responsabilità che il proprio operato e le proprie decisioni comportano. Inoltre non è stato facile relazionarsi e coordinare persone più anziane e molto più esperte di me; ho dovuto dimostrare di avere le capacità e le competenze necessarie per poter svolgere gli incarichi che mi venivano affidati. Dopo qualche tempo però sono riuscito ad avere la fiducia delle persone che lavoravano con me e sia la comunicazione che la leadership sono diventate più semplici<br /></span><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">COSA TI PIACE DEL TUO RUOLO ?</span><span style="font-style: italic;"><span style="font-weight: bold;"><span style="font-style: italic;"><br /></span></span></span><span style="font-style: italic;">La possibilità di confrontarmi</span> <span style="font-style: italic;">con tutte le problematiche</span> <span style="font-style: italic;">connesse alla costruzione di una caldaia: la progettazione, il rapporto con il cliente per capire e soddisfare le sue esigenze, la produzione, il collaudo, la certificazione finale.</span><span style="font-weight: bold;"><span style="font-style: italic;"><span style="font-weight: bold;"><br /></span></span></span><span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">CHE QUALITA' RACCOMANDI DI SVILUPPARE, A UN GIOVANE CHE VUOLE DIVENTARE MANAGER ?</span><span style="font-weight: bold;"><span style="font-style: italic;"><span style="font-weight: bold;"><span style="font-style: italic;"><br /></span></span></span></span><span style="font-style: italic;"><span style="font-style: italic;">Un giovane che vuole intraprendere la carriera di manager nell'area tecnica credo che, una volta acquisite le competenze tecniche</span></span><span style="font-style: italic;"><span style="font-style: italic;">, debba curare in modo particolare impegno e precisione nel lavoro, capacità di delega, di organizzare le varie fasi di realizzazione del prodotto e infine la capacità di relazionarsi e comunicare con le altre persone (collaboratori, clienti, fornitori ecc)</span></span><span style="font-weight: bold;"><span style="font-style: italic;"><span style="font-weight: bold;"><span style="font-style: italic;"><br />. - . - . -<br /><br /></span></span></span></span><div style="text-align: justify;">Appare trasparente che l'area di risultato che un manager della PMI deve portare, non è semplicemente la gestione operativa o finanziaria o economica. Sulla stessa figura si sommano i temi dell'organizzazione, dello sviluppo dei collaboratori, delle relazioni con i clienti e dell'innovazione.<br />Il primo livello di management è il primo scalino in cui una persona non deve rispondere alla domanda " Come faccio a realizzare questa iniziativa ?" ma "Quale iniziativa voglio realizzare ? <span style="font-weight: bold;">Cosa crea valore ?</span>"<br />I neolaureati italiani escono dalle facoltà molto preparati a livello tecnico e teorico, ma in generale non hanno avuto possibilità di sviluppare la leadership. Questa caratteristica spesso si forma da giovani attraverso l'esperienza in attività extra-scolastiche come l'impegno sociale, politico, nel volontariato, nello sport, nella musica. E a me pare che questo tipo di pratica oggi sia un po' in ombra, a favore di una più decisa riduzione nel privato.<br /></div><br /><br /><br /><span style="font-style: italic;"><br /></span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15851388584529026439noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6041750405771573206.post-45491972347988536862010-05-16T19:49:00.011+02:002010-05-16T21:54:06.920+02:00Da Time is Money a Time is Life<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHWWLSiQaAP1PEaZ1OE8o8NZbdRxwTUrae-TdyikqSAi0TDjKUTKgW1hQWoHuLegdfEJJgMnf8h6jDyC46BcSkSfAkZ5qZBqsa4o9zdCukhAcYvf7uEQQaBl3O7FS5HgDZfT8IGWC3hRo/s1600/Foto0199.jpg"><img style="float: right; margin: 0pt 0pt 10px 10px; cursor: pointer; width: 150px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHWWLSiQaAP1PEaZ1OE8o8NZbdRxwTUrae-TdyikqSAi0TDjKUTKgW1hQWoHuLegdfEJJgMnf8h6jDyC46BcSkSfAkZ5qZBqsa4o9zdCukhAcYvf7uEQQaBl3O7FS5HgDZfT8IGWC3hRo/s200/Foto0199.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5471949534239574898" border="0" /></a><br /><p align="right"><strong><span style="color: rgb(0, 0, 255);font-size:100%;" >Il miglior modo per predire il proprio futuro è inventarlo</span></strong></p> <p align="right"><strong><span style="color: rgb(0, 0, 255);">Alan Kay</span></strong></p> <p align="left"> </p> <p align="justify"><span style="font-size:100%;"> In un paio di seminari di formazione che ho tenuto recentemente, in aula si è discusso della necessità di collegare, nel proprio ruolo organizzativo la Gestione del Tempo (attività manageriale) e la Life Leadership, per dirla alla Stephen Covey, la gestione e l’organizzazione attiva di se stessi.</span></p> <p align="justify"><span style="font-size:100%;">Un posto di lavoro non è solo un modo per guadagnare soldi. Nella scelta della carriera le persone hanno anche altri criteri, quali sicurezza, livello di indipendenza, varietà dei compiti, interesse per il lavoro ecc.</span></p> <p align="justify"><span style="font-size:100%;">Secondo una indagine, non recentissima ma tutt’ora valida, dell’Eurobarometro, gli europei preferiscono lo status di lavoratori dipendenti a quello di lavoratori autonomi. Rispetto alla media UE del 45%, ben il 67% dei cittadini statunitensi preferirebbe lavorare in modo indipendente.</span></p> <p align="justify"><span style="font-size:100%;">Comunque, le motivazioni che portano alla scelta autonoma sono il desiderio di autonomia e valorizzazione personale, di indipendenza, di gestione dei propri tempi, di qualità del lavoro e gratificazione personale. </span></p> <p align="justify"><span style="font-size:100%;">Dal punto di vista individuale, qualunque sia la motivazione all’autoimprenditorialità, tre sono gli aspetti da considerare:</span></p> <ul> <li> <div align="justify"><strong><span style="color: rgb(0, 0, 255);font-size:100%;" >LA CREATIVITA’</span></strong></div> <span style="font-size:100%;">(capacità di affrontare l’ignoto e inventare cose nuove</span></li> </ul> <ul> <li> <div align="justify"><span style="color: rgb(0, 0, 255);font-size:100%;" ><strong>LA COERENZA</strong></span></div> <span style="font-size:100%;">(la verifica preliminare, il confronto tra l’idea e la persona che vuole svilupparla)</span></li> </ul> <ul> <li> <div align="justify"><strong><span style="color: rgb(0, 0, 255);font-size:100%;" >LA FATTIBILITA’</span></strong></div> <span style="font-size:100%;">(lo sviluppo dell’idea in un piano organico dettagliato per far emergere i problemi, ipotizzarne la soluzione e tracciare un programma di lavoro)</span></li> </ul> <p align="justify"><span style="font-size:100%;"> L’imprenditorialità viene definita come uno stato mentale e un processo volto a creare e sviluppare l’attività economica combinando disponibilità a rischiare, creatività e/o innovazione, con una sana gestione nell’ambito di un’organizzazione nuova o esistente. </span></p> <p align="justify"><span style="font-size:100%;">E il Consiglio della UE, in un programma di lavoro adottato già nel 2002, ha riconosciuto l’opportunità di promuovere l’imprenditorialità in quanto le competenze e le attitudini imprenditoriali apportano alla società benefici che superano l’ambito dell’applicazione imprenditoriale. In questo concordando con le ricerche del Global Entrepreneurship Monitor (GEM 2002) che dichiarano che circa il 7 – 10% dei nuovi imprenditori, in caso di successo, crea nuove nicchie di mercato e dichiarando che un approccio globale allo sviluppo dell’imprenditorialità deve operare almeno su tre livelli: quello individuale, l’azienda e il territorio/la società, in modo sistemico ed integrato dove ogni fattore influenza ed è influenzato dagli altri.</span></p> <p align="justify"><span style="font-size:100%;">In questo quadro opera <span style="font-size:130%;"><span style="font-weight: bold;">Job Trainer</span></span>, un progetto di <span style="font-weight: bold;">Motylab</span> in cui sono coinvolto direttamente nella progettazione e nella sua prossima realizzazione , che verrà presentato in un workshop aperto a tutti <span style="font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0);">il 3 giugno a Trento</span> e che ha una sua pagina su <span style="font-weight: bold;">Facebook</span>.</span></p><p style="text-align: right; font-weight: bold; color: rgb(51, 51, 255);"><span style="font-size:100%;">O troveremo una strada o ne costruiremo una !</span></p><div style="text-align: right;"><span style="color: rgb(51, 51, 255);font-size:100%;" >Annibale</span><br /></div><p align="justify"><span style="font-size:100%;"><div style="width: 425px;" id="__ss_4118188"><strong style="display: block; margin: 12px 0pt 4px;"><a href="http://www.slideshare.net/GERADINI/workshop-job-trainer" title="Workshop Job Trainer">Workshop Job Trainer</a></strong><object id="__sse4118188" height="355" width="425"><param name="movie" value="http://static.slidesharecdn.com/swf/ssplayer2.swf?doc=workshopjt-100516143704-phpapp02&stripped_title=workshop-job-trainer"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowScriptAccess" value="always"><embed name="__sse4118188" src="http://static.slidesharecdn.com/swf/ssplayer2.swf?doc=workshopjt-100516143704-phpapp02&stripped_title=workshop-job-trainer" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" height="355" width="425"></embed></object><div style="padding: 5px 0pt 12px;">View more <a href="http://www.slideshare.net/">presentations</a> from <a href="http://www.slideshare.net/GERADINI">Adalberto Geradini</a>.</div></div></span></p>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15851388584529026439noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6041750405771573206.post-74422559786148653392010-05-14T21:33:00.006+02:002010-05-16T10:53:12.624+02:00La caccia deve essere abolita ?<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGMcwOB8RutYWvlsakmLhtpKTG88b2twwddX7nTyI5LKOyyPqOF7A4GJyN7zI9QO2SZrTT__mzLi6CHan-VM-gfo4tC-QLZh2gkvt3YuYW5SVyigjvrXQIs0wlbPro_XyICJiTvD4qrMU/s1600/Relanghe++estate+2007+002.jpg"><img style="float: right; margin: 0pt 0pt 10px 10px; cursor: pointer; width: 150px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGMcwOB8RutYWvlsakmLhtpKTG88b2twwddX7nTyI5LKOyyPqOF7A4GJyN7zI9QO2SZrTT__mzLi6CHan-VM-gfo4tC-QLZh2gkvt3YuYW5SVyigjvrXQIs0wlbPro_XyICJiTvD4qrMU/s200/Relanghe++estate+2007+002.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5471214895130854498" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Il Ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla ha firmato il manifesto di un'iniziativa che si chiama <a href="http://www.lacoscienzadeglianimali.it/"><span style="font-weight: bold;">"la coscienza degli animali"</span></a> assieme all'oncologo Umberto Veronesi, Vittorio Feltri, Dacia Maraini, Susanna Tamaro, Franco Bergamaschi (fondatore dell'Erbolario), don Luigi Lorenzetti (teologo dehoniano), Antoine Goetschel (avvocato animalista) e Franco Zeffirelli.<br />L'abolizione delle attività venatorie è al primo punto di questo manifesto che ha già suscitato la richiesta di dimissioni del Ministro da parte di Elena Donazzan , assessore PDL del Veneto , e l'ipotesi della mozione di sfiducia da parte dell'Arcicaccia ( !!!) . "Io non credo che una minoranza di 750mila cacciatori possa pretendere di far prevalere le proprie ragioni rivendicando con arroganza la libertà di uccidere animali indifesi" risponde la Brambilla. Certo che la compagnia non è delle migliori, anzi... Ho aderito, come si diceva, turandomi il naso. Questa volta il manifesto è davvero snello, vale la pena di <a href="http://www.lacoscienzadeglianimali.it/index.php/il-manifesto">leggerlo. </a><br /></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15851388584529026439noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6041750405771573206.post-19064183379041517722010-05-13T16:49:00.005+02:002010-05-13T21:30:48.551+02:00L'importanza del feedback<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLqC4ak8O92aPPXKTMEIVxu41hY8961neiL5fSOqpheXnXiEYSZ5fUM-83-HhaEJKcRlSgyh2S7Ej0_ZiLKn_3Zrs4aNJmj9koJEP4W85F4knRMek65bEq-S-SZFURhZ4BKt6Eridfffs/s1600/Foto0189.jpg"><img style="float: right; margin: 0pt 0pt 10px 10px; cursor: pointer; width: 200px; height: 150px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLqC4ak8O92aPPXKTMEIVxu41hY8961neiL5fSOqpheXnXiEYSZ5fUM-83-HhaEJKcRlSgyh2S7Ej0_ZiLKn_3Zrs4aNJmj9koJEP4W85F4knRMek65bEq-S-SZFURhZ4BKt6Eridfffs/s200/Foto0189.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5470767976004999362" border="0" /></a><br />Se clikkate in Internet “importanza del feedback”, vi escono circa 200.000 risultati.<br />La stragrande maggioranza sono relativi ai rapporti tra capo e collaboratore, a trainer e coachee: come dire all’altro se ha fatto bene o ha fatto male una certa cosa, il comportamento che ha tenuto ecc. Eppure la storia è più semplice: il feedback fa parte dei fondamentali della comunicazione. Punto. In ogni comunicazione date <span style="text-decoration: underline;"><strong>sempre</strong></span> feedback, perchè è di questo che si nutre la relazione. Fa comprendere al vostro interlocutore che non sta parlando rivolto a uno specchio, una fronte inutilmente spaziosa, a qualcuno che per manipolarlo o metterlo in soggezione lo guarda in modo inespressivo. Anche in Internet, nata e sviluppata per diffondere la comunicazione orizzontale, questo pessimo vizio, questa maleducazione, questa mancanza di sensibilità si è diffusa. Avete presente quando qualcuno per email vi chiede qualcosa, voi vi date da fare, rispondete e dall’altro capo dell’etere…..silenzio pneumatico !!! Come se gli fosse dovuto! Vi ha trattato come un supermarket. Cominciamo ad essere stufi di queste relazioni kleenex, usa e getta, autocentrate, sbrigative. Prendersi cura di se stessi e degli altri vuole anche dire prestare attenzione alle aspettative degli altri , non annegare nell’ombelico vanesio dei nostri diritti, guardare anche i nostri doveri possibilmente negli occhi degli altri.-Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15851388584529026439noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6041750405771573206.post-50041592956044574462010-05-06T18:05:00.008+02:002010-05-06T19:45:32.674+02:00Vuoi fare l'imprenditrice in Africa?!<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiki3N6AL49rl2UiiHFtQN6o3ztdHPTkwSvvqYZY76EKEEVew0wnN9KU3DI7VYuC0djDQBffAFKViKyIHcsAdXp-5-o8YmZBn5qZRBIQ4yY2FvoXLGa2NP4w0eOZVzdDJlsNYZ6BXNft0o/s1600/kaliningrad+uno+019.jpg"><img style="float: right; margin: 0pt 0pt 10px 10px; cursor: pointer; width: 200px; height: 150px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiki3N6AL49rl2UiiHFtQN6o3ztdHPTkwSvvqYZY76EKEEVew0wnN9KU3DI7VYuC0djDQBffAFKViKyIHcsAdXp-5-o8YmZBn5qZRBIQ4yY2FvoXLGa2NP4w0eOZVzdDJlsNYZ6BXNft0o/s200/kaliningrad+uno+019.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5468189493570012114" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Beh, certo non è come farlo a Kaliningrad !<br />Qualcuno/a mi ha chiesto come prosegue il prestito gratuito attraverso l'organizzazione <a href="http://www.kiva.org/team/italia">KIVA</a> di cui ho parlato qualche post fa.<br />Bene sono molto contento e soddisfatto. Il primo prestito a Erlinda Godines, Filippine, è stato completamente ripagato e anche il gruppo di donne imprenditrici in Mali sta onorando gli impegni., avendo già restituito il 16%. Potete avere maggiori dettagli su questo link: <a href="http://www.kiva.org/lender/adalberto1363">loans</a>. Consiglio quindi caldamente a tutte/i di aderire a questa (o altre simili) forma di prestito e di farlo sapere, di divulgarlo. E' ora di fare un marketing positivo, per sviluppare la <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Critical_mass_%28sociodynamics%29">massa critica</a>! Niente panico, riprenderò il tema prossimamente su questi schermi, applicandolo ai comportamenti virtuosi all'interno delle organizzazioni.<br />Nel frattempo traduco maldestramente dal francese quello che l'intermediario del prestito, Soro, dice delle attività di questo gruppo (Benkadi Group) di imprenditrici del Mali:<br />"<span style="font-style: italic;">Come al solito, le donne del gruppo Benkadi hanno acquistato dell'abbigliamento (tessuti, indumenti usati ecc) e coperte da letto a Bamako. Questi prodotti sono venduti al mercato di Fana e all'uscita della stazione locale. Il prestito sta permettendo alle donne di muoversi con più facilità nell'acquisto dei prodotti che desiderano e con i tempi di consegna che vogliono. Le signore si dicono soddisfatte e augurano un buon successo a questa istituzione. I guadagni economici ottenuti sono serviti per gestire le spese per la sanità e per la scuola dei loro familiari. Il gruppo ha il desiderio ora di svilupparsi e allargarsi ad altre attività imprenditorial</span>i"<br />Bonne chance mie care amiche !<br /></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15851388584529026439noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6041750405771573206.post-80747684224791184942010-05-03T21:32:00.015+02:002010-05-04T09:41:19.962+02:00Questo ruolo mi va stretto !!!<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtMIncsiKuyuz-RtnEBfI50eIcY6s5pdo3TT6fgNXXIgBTbbhnABHrNks827R9E3nGL-yj9mentiMjWWhMrfSSyJZOICTaZu7b7lnZvShXCt2QGQvU63JlWfie-2vqUWaSORbmHlj_0yA/s1600/100D1138.JPG"><img style="float: right; margin: 0pt 0pt 10px 10px; cursor: pointer; width: 200px; height: 150px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtMIncsiKuyuz-RtnEBfI50eIcY6s5pdo3TT6fgNXXIgBTbbhnABHrNks827R9E3nGL-yj9mentiMjWWhMrfSSyJZOICTaZu7b7lnZvShXCt2QGQvU63JlWfie-2vqUWaSORbmHlj_0yA/s200/100D1138.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5467132818214049858" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Settimana scorsa ho tenuto all'Università dell'ENI il modulo di apertura di un percorso per incrementare le capacità di raggiungere risultati sviluppando i collaboratori. Davvero una bella aula ! Interessata a riflettere, ma senza rinunciare a chiedere strumenti, a mettersi in gioco ma rispettando tempi, stili e livelli di rischio dei colleghi. E molto cordiale. <span style="font-weight: bold;">;-)</span> . Uno dei temi principali che ha catalizzato l'attenzione e la messa in comune delle esperienze è stato ovviamente quello del Ruolo Organizzativo di cui potete vedere alcune "tracce": <div style="width: 425px;" id="__ss_3951543"><strong style="display: block; margin: 12px 0pt 4px;"><a href="http://www.slideshare.net/GERADINI/ruolo-organizzativo" title="Ruolo Organizzativo">Ruolo Organizzativo</a></strong><object id="__sse3951543" height="355" width="425"><param name="movie" value="http://static.slidesharecdn.com/swf/ssplayer2.swf?doc=ruolo2010-100503143506-phpapp01&stripped_title=ruolo-organizzativo"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowScriptAccess" value="always"><embed name="__sse3951543" src="http://static.slidesharecdn.com/swf/ssplayer2.swf?doc=ruolo2010-100503143506-phpapp01&stripped_title=ruolo-organizzativo" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" height="355" width="425"></embed></object><div style="padding: 5px 0pt 12px;">View more <a href="http://www.slideshare.net/">presentations</a> from <a href="http://www.slideshare.net/GERADINI">Adalberto Geradini</a>.</div></div><span style="text-decoration: underline;"></span><br /><br /></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15851388584529026439noreply@blogger.com0