11/09/08

felicità--->Risultati--->FELICITA'--->RISULTATI

"Non confondete mai il movimento con l'azione" Ernest Hemingway
Come formatore e consulente per l'ottenimento di risultati organizzativi e per lo sviluppo individuale ho notato con contentezza come, nella attuale crisi di scarsità di risorse, non tutti si appiattiscono sulle ricette che tendono a "ridurre" (qualunque cosa !!!) ma ci si interroga anche su come "sviluppare".
In particolare ho osservato una ripresa di interesse, in U.S.A., al rapporto tra felicità e risultati concreti, con un approccio pragmatico ma basato su ricerche approfondite. Ad esempio l'ultima Thiagi Game Letter di Sivasailam Thiagarajan cita il rapporto del 2005... scritto nelle Università del Missouri e di California dalla Lyubomirsky, Sheldon, and Schkade "Pursuing happiness: the architecture of sustainable change che evidenzia il circolo virtuoso tra felicità e successo e dimostra l'alta correlazione tra felicità e risultati ottenibili in aree quali comportamenti cooperativi, produttività, leadership, negoziazione ecc. In particolare Thiagi sottolinea che ormai c'è un'ampia accettazione delle conclusioni a cui arrivano i tre ricercatori, ad es. l'ipotesi che la nostra capacità di sperimentare la felicità dipende da tre dimensioni generali:

* fattori genetici, ereditari per il 50%
* fattori ambientali per il 10%
* azioni e pensieri sotto il controllo della volontà per il 40%

Cioè possiamo influenzare e incrementare la nostra capacità di sperimentare la felicità mediante atteggiamenti e attività che noi DECIDIAMO e che possiamo intraprendere. E non mi sembra poco!
Anche lui trainer e orientato a proporre strumenti concreti, Thiagi sintetizza e illustra brevemente 11 "happiness activities" ricavandole dai lavori degli autori citati prima e di altri quali Seligman, Peterson, Tal Ben Shahar. Tra queste ne ho trovate tre simili a quelle che utilizzo, non appena possibile, in aula di formazione, (soprattutto quando il Cliente condivide lo schema : 2 giorni di Workshop e 1 di Follow Up) e durante le attività di coaching:

* Rifle (riflessione individuale) ( 1 Best Possible Selves) durata 15':

"pensa agli ultimi tre mesi lavorativi e scrivi i risultati positivi, per te e per l'organizzazione, che hai raggiunto" (particolarmente efficace ad esempio negli interventi con le Agenzie della Pubblica Amministrazione e in generale per stemperare e affrontare le resistenze e l'approccio negativo "la realtà è un'altra, non va bene niente, noi sì ma i nostri capi..." ecc"

* Arcobaleno (4 Gratitude letter + 5 Gratitude Journal + 6 Hardship Debrief) durata 30'

-al termine di ogni giornata d'aula scrivi 3 cose positive che ti sono successe
-scrivi e consegna un messaggio di gratitudine al/ai colleghi del corso che, consapevolmente o no, ti hanno aiutato a raggiungere le tre cose positive (sii specifico nel descrivere cosa ha fatto lui e come tu ne hai tratto beneficio (è completamente diverso dalla tecnica di scambio dei feedback che prevde un patto preliminare tra i partecipanti, comportamenti target specifici efficaci e no, colloquio tra di loro ecc)
- pensa a 1 o più avvenimenti difficili, di crisi, che hai affrontato nella giornata di oggi. Scrivi dettagliatamente cosa è successo e cosa hai provato. Identifica comunque un elemento di positività che ti rimane da quella situazione

* "Raddrizza la torre di PI.S.A.!" (Piano di Sviluppo Autodirezionato) (9 Meaning, pleasure & enjoyment +10 Signature Strengths + 11 Using Your Signature Strengths)

-i partecipanti lavorando dapprima individualmente, poi a coppie , poi in gruppo , sul loro Piano di Sviluppo Autodirezionato iniziano individuando quali sono gli obiettivi e le attività lavorative che aumentano il loro "senso, l'avere uno scopo" , poi le attività piacevoli (che aumentano le emozioni positive di essere in quel ruolo), i propri punti di forza, le aree di sovrapposizione o di discrepanza e da lì, a cascata, i comportamenti da attivare, gli indicatori di successo ecc.

Interessante e dinamica, la possibilità che Thiagi indica di utilizzare strumenti online, liberamente disponibili attraverso Internet, per identificare i propri punti di forza ecc e ricevere imediatamente feedback personalizzati quali quelli sviluppati all'Università della Pennsylvania ad es. da Peterson o Seligman o "trucchetti"dalla BBC !!!
Mi sembra particolarmente utilizzabile e lo sperimenterò subito nei workshop interaziendali o nei Master quando non c'è una lista precisa e chiusa di competenze da sviluppare ma occorre anche un taglio più ampio e trasversale


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