10/09/08

Come diventare un esperto di tutto, in sole 2 ore

Nel 1964 Robert Zimmerman cantava "The times they are a-changin' " e 44 anni dopo questa profezia ha fatto uno scatto in avanti. Dalle news dell'American Management Association si legge che il 17 settembre alle 12 p.m. Eastern Time, Gregory Hartley tiene una video conferenza gratuita su "How to become an Expert on Anything in 2 Hours" (se avete più di un'ora, che è il tempo del webcast, potete comperare il suo libro che ha lo stesso titolo) . Hartley era un esperto di interrogatori militari..." che ora fa l'istruttore della stessa materia (!) nel settore pubblico e privato e ha scritto con Maryann Karinch altri 2 libri : Ti posso leggere come un libro e Come smascherare un bugiardo. Lo scopo della video conferenza è insegnarvi : come far credere agli altri che voi siete un esperto di una certa materia, come estrarre velocemente pochi dati da un argomento qualunque e usarli per convincere gli altri che voi sapete ciò di cui state parlando, come buttare lì l'informazione giusta al momento giusto, come porre le domande appropriate in una conversazione che dimostrano che voi ci capite ecc al fine di conquistare l'altrui fiducia, consolidare relazioni, vendere di più ...
L'argomento è intrigante per tutti: clienti, utenti, consulenti e umanità varia. Un parallelo con questo approccio, mordi e fuggi, se sia tecnica o superficialità, la trovo nelle riflessioni di Alessandro Baricco in una parte del suo libro "Barbari" UE Feltrinelli 2008, quando descrive che per secoli l'esperienza, (e quindi anche l'apprendere), era legata alla capacità di accostarsi alle cose una per una, spesso con un lavoro di pazienza, di studio, di intimità con gli argomenti, comunque collegata alla profondità, mentre ora per i "mutanti" l'esperienza, (e quindi la capacità di imparare), deve essere veloce, giusto il tempo necessario per ricavarne una spinta sufficiente per finire altrove. Perchè la profondità spezza la fluidità del movimento, è un'inutile perdita di tempo, mentre è importante per loro trovare dei sistemi passanti, situazioni in cui sia veloce entrare e uscire, che generino accelerazioni verso altre esperienze, quasi senza meta precisa perchè la meta è il movimento.

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