19/07/12

Durante il colloquio d'assunzione: errori da evitare...


      Anche se lo avete affrontato parecchie volte, un colloquio di assunzione è sempre una situazione fortemente stressante. Incontrate persone nuove che vi valutano, dovete presentare al meglio voi stessi e le vostre competenze, a volte avete la sensazione di essere sottoposti a un terzo grado ecc. E così rischiate di atteggiarvi e dire una di quelle frasi che fanno reagire negativamente l'intervistatore e per cui, dopo, vi mordereste la lingua ! Recentemente, un blog americano, Jobs Tips for Geeks, che dà suggerimenti agli informatici in tema di carriera, ha fatto un elenco degli errori più più comuni, che ho modificato e adattato alla realtà italiana, disponendoli in ordine di capacità di indisporre l'intervistatore !.
1. Non mostrate alcuna passione. E' uno degli aspetti che maggiormente delude il vostro interlocutore!. Mostrate entusiasmo, passione sia per ciò che fate ora che per il ruolo per cui vi candidate. I selezionatori non sono alla ricerca di persone interessate solo al compenso economico : cercano qualcuno che voglia investire nel proprio sviluppo di carriera e nell'organizzazione a cui si propongono.
2. Avete un'esperienza vasta ma superficiale. Vi descrivete come una persona tuttofare, che ha accumulato solo un'ampia esperienza multidisciplinare. Avere avuto l'opportunità di fare pratica in diversi settori è senza dubbio positivo, ma solo se siete riusciti ad approfondire almeno una competenza , una vostra caratteristica, trasversalmente in ciascuno di essi.
3. Non conoscete come funziona l'organizzazione dalla quale provenite. Spesso vengono poste domande generali riguardanti un processo di lavoro della vostra attuale organizzazione, ma in cui non siete coinvolti direttamente. Saper dire soltanto "non lo so, non vi partecipavo" non lascia una buona impressione.  Potreste venire percepiti come persone che si sono isolate nella loro posizione e che non hanno la curiosità di sapere e di imparare cosa fanno gli altri colleghi.  C'è un grande bisogno di persone uniche, che sanno collaborare tra di loro e che si interessano anche del ruolo che rivestono gli altri, per poter fornire loro il miglior supporto.
4. Mostrate più interesse agli strumenti che alla professione – Molte volte nella prima esperienza lavorativa, si impara e ci appassiona soprattutto ai software, agli strumenti, alla tecnologia. Anche perché questa padronanza ci rende autonomi, indipendenti e ci garantisce un minimo di potere. Ma se vogliamo ampliare il nostro ruolo professionale, dobbiamo lasciare l'impressione che la tecnologia e la competenza tecnica sono solo il punto di partenza di un profilo che vogliamo arricchire con le capacità metodologiche e relazionali. 

5. Appartenenza alla generazione dei diritti acquisiti. Magari basati sulla laurea o su alcuni elementi presenti nel vostro CV. Un senso dei propri diritti non realistico, esagerato e rigido, oltre ad essere un sintomo di narcisismo, si esprime quasi sempre con un atteggiamento presuntuoso e di superiorità. Se poi dichiarate che sapete lavorare in gruppo e in team multifunzionali, esprimete decisamente le vostre preferenze ma siate cauti a dare impercettibilmente o in modo manifesto, la sensazione che siete disposti a lavorare soltanto in certe aree o che ce ne sono altre con cui trovereste molto difficile collaborare.



Nessun commento: