25/04/09

Sanità: Project Management e Competenze Relazionali


Un paio di settimane fa ho tenuto a Cremona un corso accreditato ECM sul Project Management per le Strutture Sanitarie. Una parte interessante ed "accesa" del seminario è stata la collocazione della Gestione per Progetti all'interno di un ciclo virtuoso che inizia con la identificazione di un problema / opportunità e si conclude (rilanciando un altro ciclo) con la concretizzazione dei risultati, come si vede nello schema mostrato a fianco o reperibile quì. In particolare la discussione ha ruotato attorno all'identificazione delle competenze specifiche che sono necessarie nelle tre macrofasi:
  1. PROBLEM SOLVING in cui prevalgono le competenze cognitive, il pensiero concettuale ed analitico assieme alla capacità di individuare nuove soluzioni
  2. PRESA DI DECISIONE in cui prevalgono visione d'assieme, autocontrollo, fiducia in sé e soprattutto capacità di gestire lo stress quando si decide di scegliere una soluzione abbandonando le altre
  3. PROJECT MANAGEMENT in cui le capacità di organizzare le risorse necessarie per realizzare la decisone presa congiuntamente a quelle relazionali di intelligenza sociale, autorevolezza, gestione del conflitto ecc sono obbligatorie per raggiungere un risultato ASSIEME agli altri
In particolare all'interno della Sanità dove le competenze specialistiche elevate al massimo livello sono da un lato una garanzia per l'utente/paziente ma generano rigidità comportamentali che possono costituire un ostacolo quando si devono sposare con alte doti di diplomazia, di sviluppo della rete relazionale interna e di interazione. Queste richiedono grande flessibilità comunicativa indispensabile per governare progetti che non si basano su protocolli scientifici ma su metodologie, riflessioni e continui adattamenti frutto della capacità del Project Leader e del Team di interagire tra di loro e con l'ambiente, al di là dei ruoli e delle gerarchie .

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